La parola “progresso” può forse apparire come ormai data per acquisita, soprattutto in una società evoluta e avanzata come quella che viviamo in Occidente, ma non sempre è così.
Di fatto, ciò che ci spinge a guardare avanti, verso quel che ancora non è del tutto definito, fa sempre paura.
Si tende ad accettare il progresso già assimilato, in quanto sperimentato e vissuto, ma si teme – e spesso anche si rifiuta, assumendo a volte atteggiamenti perfino ostili – il progresso che invece è in corso d’opera, il progresso immaginato e anelato, ancora di là da venire.
E nei tre giorni di Olio Officina Festival, dal 2 al 4 marzo 2023 a Milano presso il Palazzo delle Stelline, saranno celebrati l’olivo e l’olio quale segno tangibile del continuo e inarrestabile avanzamento verso traguardi sempre superiori, tesi a un continuo perfezionamento e a una evoluzione e trasformazione graduale di tutto quel che ci sta attorno.
Tutto è progresso dunque: l’economia, il design, l’olio. Da dodici anni Olio Officina Festival, fondata e diretta dall’oleologo Luigi Caricato, si impegna per diffondere la cultura dell’extra vergine attraverso quante più visioni possibili. È proprio dall’incontro con altre realtà che nascono nuovi e bellissimi modi di raccontare il prodotto principe della Dieta mediterranea e della cucina italiana.
Da qui la necessità di ribadire – qualora ce ne fosse bisogno – che l’olio resta l’espressione massima e più compiuta del progresso compiuto dall’uomo nel fronteggiare le insidie e le complessità della natura.
Quindi il tema portante della dodicesima edizione di Olio Officina Festival è incentrato sul progresso e, di conseguenza, sull’accoglienza di ogni forma di innovazione tecnologica e sapienziale intorno all’olivo e all’olio, proprio per ribadire il valore di quanto siamo riusciti a conseguire, come esseri umani, nel corso dei millenni.
L’appuntamento, ormai consueto, per tecnici, operatori e appassionati, è stato venerdì 2 dicembre scorso presso il Centro Sperimentale Ortofloricolo Pò di Tramontana a Rosolina (Ro) di Veneto Agricoltura.
Quello delle Stelle di Natale è un mercato che muove interessi sempre maggiori, e crescenti sono pure le esigenze degli operatori che necessitano di indicazioni tecniche innovative e sostenibili.
E’ in questo quadro che si inserisce la giornata tecnica proposta ogni anno da Veneto Agricoltura alla vigilia del periodo natalizio, un evento che richiama tecnici e operatori non solo dal Veneto ma anche da altre regioni.
I motivi di così tanto interesse sono semplici: Po’ di Tramontana rappresenta per la sua pluriennale attività di ricerca un fondamentale punto di riferimento per il mondo ortofloricolo nazionale e la giornata Poinsettia rientra tra gli eventi in programma più attesi.
Basti pensare che nel 2022 sono state oltre 130 le cultivar di Stelle di Natale presenti nelle prove varietali del Centro, per lo più di colore rosso, il più richiesto dal mercato, ma da qualche anno la “moda”, soprattutto giovanile, chiede anche Stelle di Natale di colore bianco, giallo, rosa e molte altre sfumature disponibili grazie ai nuovi cloni che – e questa è un’altra novità - propongo piante con bratee “a palloncino”, vale a dire con “foglie” non distese ma raccolte in una sorta appunto di palloncino.
Tutto questo è reso possibile grazie all’attività svolta presso il Centro Po di Tramontana, incentrata sull’innovazione di prodotto tramite la verifica del rinnovamento varietale.
La Poinsettia, in particolare, è una coltura per la quale la valutazione delle nuove varietà e di quelle pre commerciali riveste grande importanza. Stiamo parlando infatti di una pianta che può rispondere in modo anche molto diverso a seconda della zona di coltivazione, cosicché i risultati ottenuti nelle prove varietali nei Paesi del Nord Europa risultano poco trasferibili nei nostri ambienti.
Inoltre, le stesse esigenze di mercato sono molto differenti: per esempio la taglia media delle piante vendute ma anche la forma e il colore delle brattee cambiano molto a seconda delle zone di vendita.
Per questo risulta utile offrire ai coltivatori la possibilità di un confronto sul campo, o meglio in serra, in modo che tutti gli operatori possano prendere visione delle nuove varietà prima del passaggio alla fase commerciale.
Anche in Puglia è notevole la produzione di Stelle di Natale in provincia di Bari (Terlizzi) e di Lecce (Taviano) anche se in questo particolare momento di crisi energetica ed economica le aziende stanno andando avanti in sofferenza.
Bisogna ricordare che il valore della produzione pugliese di fiori e piante è stimato in 300 milioni di euro, con un risvolto occupazionale di oltre 2 milioni di giornate di lavoro, un patrimonio di qualità quindi da difendere e salvaguardare.
Solenne cerimonia con celebrazione eucaristica presieduta da Mons. Giuseppe Satriano, Arcivescovo Metropolita di Bari-Bitonto e Gran Priore della Luogotenenza I.M.A. nella Chiesa del Gesù a Bari dei Cavalieri e delle Dame del l’Ordine del Santo Sepolcro di Gerusalemme per rievocare la solennità della Beata Vergine Maria, Regina della Palestina.
Patrona del Patriarcato Latino di Gerusalemme e dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, così come disposto con decreto da Giovanni Paolo II del 21 gennaio 1994, la Beata Vergine Maria Regina di Palestina è la viene contemporaneamente celebrata in tutte le Luogotenenze, Sezioni e Delegazioni del mondo il 25 ottobre di ogni anno.
La Patrona dei Cavalieri del Santo Sepolcro si trova nel Santuario posto nella città di Dier Rafat, a circa 30 Km a ovest di Gerusalemme.
La ricorrenza fu celebrata, per la prima volta, il 15 Agosto 1928 e ripetuta da allora ogni anno fino al 1971 quando, in concomitanza con l’introduzione della riforma liturgica decisa dal Concilio Vaticano II, venne spostata al 25 di Ottobre.
I legami fra il santuario di Rafat e l’Ordine del Cavalieri del Santo Sepolcro, sono così stretti fin dall’inizio, che per volere del Patriarca Luigi Barlassina, sono stati riconosciuti ed istituzionalizzati da Papa
S. Giovanni Paolo II, che con Decreto (Est quidem notum) del 21 Gennaio 1994, ha proclamato la Beata Vergine Maria, Nostra Signora Regina della Palestina, Patrona dell’Ordine del Cavalieri del Santo Sepolcro. Evento che da allora Cavalieri e Dame celebrano ogni anno, con speciali funzioni religiose, in tutte le Luogotenenze del mondo. Quello celebrato nella città di Bari è stata coordinata dalla Delegazione di Bari Bitonto con la Dama Prof. Cinzia Carnevale Pellegrino.
Al termine della celebrazione e dopo la Preghiera a Nostra Signora Regina della Palestina, il Luogotenente per l’Italia Meridionale Adriatica Cav. di Gran Croce Prof. Notaio Ferdinando Parente, dopo aver richiamato i valori dell’Ordine e l’impegno verso la Terra Santa, ha porto il suo saluto e i ringraziamenti a Mons Giuseppe Satriano ed a tutti i numerosi Cavalieri e Dame convenuti da tutta la regione.
Solenne cerimonia con celebrazione eucaristica presieduta da Mons. Giuseppe Satriano, Arcivescovo Metropolita di Bari-Bitonto e Gran Priore della Luogotenenza I.M.A. nella Chiesa del Gesù a Bari dei Cavalieri e delle Dame del l’Ordine del Santo Sepolcro di Gerusalemme per rievocare la solennità della Beata Vergine Maria, Regina della Palestina.
Patrona del Patriarcato Latino di Gerusalemme e dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, così come disposto con decreto da Giovanni Paolo II del 21 gennaio 1994, la Beata Vergine Maria Regina di Palestina è la viene contemporaneamente celebrata in tutte le Luogotenenze, Sezioni e Delegazioni del mondo il 25 ottobre di ogni anno.
La Patrona dei Cavalieri del Santo Sepolcro si trova nel Santuario posto nella città di Dier Rafat, a circa 30 Km a ovest di Gerusalemme.
La ricorrenza fu celebrata, per la prima volta, il 15 Agosto 1928 e ripetuta da allora ogni anno fino al 1971 quando, in concomitanza con l’introduzione della riforma liturgica decisa dal Concilio Vaticano II, venne spostata al 25 di Ottobre.
I legami fra il santuario di Rafat e l’Ordine del Cavalieri del Santo Sepolcro, sono così stretti fin dall’inizio, che per volere del Patriarca Luigi Barlassina, sono stati riconosciuti ed istituzionalizzati da Papa
S. Giovanni Paolo II, che con Decreto (Est quidem notum) del 21 Gennaio 1994, ha proclamato la Beata Vergine Maria, Nostra Signora Regina della Palestina, Patrona dell’Ordine del Cavalieri del Santo Sepolcro. Evento che da allora Cavalieri e Dame celebrano ogni anno, con speciali funzioni religiose, in tutte le Luogotenenze del mondo. Quello celebrato nella città di Bari è stata coordinata dalla Delegazione di Bari Bitonto con la Dama Prof. Cinzia Carnevale Pellegrino.
Al termine della celebrazione e dopo la Preghiera a Nostra Signora Regina della Palestina, il Luogotenente per l’Italia Meridionale Adriatica Cav. di Gran Croce Prof. Notaio Ferdinando Parente, dopo aver richiamato i valori dell’Ordine e l’impegno verso la Terra Santa, ha porto il suo saluto e i ringraziamenti a Mons Giuseppe Satriano ed a tutti i numerosi Cavalieri e Dame convenuti da tutta la regione.
Alle 18,25 del 30 settembre 2022, dalla nuova pista dell’aeroporto “Gino Lisa” di Foggia è decollato il primo volo di linea per Milano della compagnia Lumiwings.
“Il volo Foggia-Milano sembrava un sogno solo pochi anni fa, adesso è realtà”, ha dichiarato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano - Una realtà che collega una delle più importanti città della Puglia e d’Italia con la capitale economica del paese. La Regione Puglia lo aveva detto e lo ha fatto”.
Tra i primi passeggeri a bordo anche il vicepresidente della Regione Puglia Raffaele Piemontese: “Prendo il primo volo Foggia-Milano con dentro lo zaino la speranza che le ambizioni di un territorio più vasto della provincia di Foggia si manifestino con tanta determinazione da diradare tutte le minacce e i punti di debolezza.
Questo è il primo giorno di un percorso che, come tutti i percorsi di impresa, comincia in un quadro di opportunità e minacce, punti di forza e di debolezza. La Regione Puglia ha fatto tutto quello che poteva fare e anche più per accrescere i punti di forza e valorizzare le opportunità di un aeroporto a servizio di territori e comunità che ambiscono a moltiplicare le proprie connessioni.
Di sicuro noi continueremo a fare la nostra parte”.
Per l’assessora regionale al Welfare Rosa Barone “quella di oggi è una giornata che la Capitanata non dimenticherà: ci sono voluti 11 anni per tornare a far “vivere” il cielo sopra Foggia. Una giornata importante per l’intera Puglia: da oggi tutta la nostra regione è più ricca. Ricca di opportunità, di possibili connessioni lavorative, di possibilità di viaggi e di scoperte. È una vittoria, in primis, di tutti i cittadini di questa splendida terra e poi della bella politica che si è spesa per questo risultato.
Una serata all’insegna della promozione della strategia per il mare attuata dal GAL Terra d’Arneo quella che si svolgera? venerdi? 24 giugno p.v. nel centro storico di Nardo?. Con un doppio appuntamento infatti il GAL presentera? il progetto svolto dal Comune di Nardo? nell’ambito dell’Intervento 1.5 “Sostenibilita? dalla terra al mare” del Piano di Azione Locale consistente nell’allestimento di un “laboratorio dei saperi e dei sapori” presso la Vetrina del Gusto di piazza Salandra, luogo conosciuto e apprezzato, di promozione, degustazione e vendita di
prodotti enogastronomici del territorio che, da oggi avra? un corner dedicato al prodotto ittico locale. L’obiettivo e? rafforzare la Vetrina del Gusto connettendola fisicamente con i locali attigui, trasformati in laboratorio gastronomico per lo show cooking. Il tema di fondo e? la valorizzazione del pescato locale e la nuova dimensione della Vetrina serve, tra le altre cose, a promuovere e commercializzare i prodotti ittici locali, favorendo la vendita diretta e la piena tracciabilita? del prodotto fresco, ovviamente accanto agli altri prodotti tipici del territorio. Ma e? anche l’occasione per strutturare stabilmente un’attivita? dedicata ai “saperi”, quindi animazione culturale, incontri, workshop, show cooking, lezioni di cucina e altri momenti di confronto e di formazione sul tema dei prodotti tipici e della gastronomia.
Il progetto di ampliamento e trasformazione e? stato firmato dagli architetti Giovanni De Cupertinis e Katja Huovinen ed e? stato finanziato con circa 70 mila euro del Po Feamp 2014-2020, tramite un bando del GAL Terra d’Arneo. L’inaugurazione e? in programma domani, venerdi? 24 giugno, alle ore 19. Interverranno il sindaco PippiMellone e il presidente del GAL Terra d’Arneo Cosimo Durante.
Questo finanziamento e? relativo a uno dei tre progetti destinatari in totale di 250 mila euro del Gal Terra d’Arneo, rispettivamente su fronti cruciali per l’economia locale: pesca, valorizzazione dei prodotti locali, turismo. Oltre alla Vetrina del Gusto, infatti, sono stati finanziati e realizzati i progetti relativi al punto di sbarco a Santa Caterina e all’infopoint nella baia del parco di Portoselvaggio (che saranno inaugurati nelle prossime settimane).
Si è tenuta la fase conclusiva del progetto di educazione alla sicurezza stradale, “La strada non è una giungla”, riservato alle scuole secondarie di primo e secondo grado pugliesi, organizzato dall’Agenzia regionale Strategica per lo Sviluppo Ecosostenibile del Territorio e dalla Regione Puglia in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale della Puglia.
Alla presenza dell’assessora regionale ai Trasporti e alla Mobilità sostenibile, del direttore generale di Asset, Elio Sannicandro, e della dirigente dell’Ufficio I dell’USR – Puglia, Esterina Oliva, sono stati premiati gli studenti vincitori del Campionato on line sulla sicurezza stradale, edizione 2021/2022.
Il concorso, coordinato da Pierpaolo Bonerba, responsabile del Centro regionale di monitoraggio della sicurezza stradale di Asset, è stato realizzato su una piattaforma web (http://lastradanoneunagiungla.regione.puglia.it) ed è costituito da una sezione ludica, con un gioco quiz-multimediale a multi risposta, e da una sezione teorica con strumenti didattici (schede di approfondimento, giochi di ruolo e video) utili ai docenti per il coinvolgimento dei ragazzi.
Il progetto, di recente, ha ottenuto la certificazione di “buona pratica” dall’IGA del Ministero dell’Interno ed è inserito nel catalogo del “Piano strategico per la promozione della salute nelle scuole” realizzato da Regione Puglia. “La strada non è una giungla”, dunque, non è solo uno slogan ma, seguendo le indicazioni europee e internazionali, mira a sensibilizzare i giovani cittadini nel dovere di concorrere attivamente al miglioramento della sicurezza stradale richiamandoli ai principi della prudenza, dell’attenzione e del rispetto reciproco come valori da promuovere per abbassare i livelli di rischio.
Hanno aderito 27 Istituti secondari di primo grado e 21 di secondo grado, con il coinvolgimento di 75 docenti e circa 4mila studenti di tutta la regione: 12 della Città metropolitana di Bari, 5 della provincia di Barletta, Andria e Trani, 7 della provincia di Brindisi, 8 della provincia di Foggia, 10 della provincia di Lecce e 6 della provincia di Taranto.
E’ stata una gara di velocità con tecnica digitale, che ha visto i ragazzi rispondere sia su argomenti normativi, come quelli della patente a punti e dell’omicidio stradale, sia su tematiche di carattere civico, tra cui il rispetto dell’ambiente e degli spazi urbani con approfondimenti sulle emissioni di scarico, sulla ZTL e sui centri storici, sui parcheggi rosa e per i disabili, sul corretto utilizzo delle piste ciclabili e del trasporto pubblico.
“La certificazione ottenuta da parte del Ministero dell’Interno come “Buona pratica” evidenzia l’importanza del progetto "La strada non è una giungla”, che punta a formare dei cittadini responsabili e in grado di adottare condotte rispettose della vita propria e altrui – ha dichiarato l’assessore regionale ai Trasporti -. Gli studenti possono integrare le proprie competenze civiche anche con elementi legati alla sicurezza stradale, così da diventare automobilisti, ciclisti, “piloti” in generale, ma anche pedoni, attenti e consapevoli di regole e buoni comportamenti in grado di ridurre il livello di rischio”.
“Negli ultimi 10 anni l’Unione Europea ha contato circa 12mila bambini e ragazzi di età inferiore ai 17 anni morti in incidente stradale - ha dichiarato il direttore generale di Asset, Elio Sannicandro – e questi numeri rappresentano un prezzo umano e sociale inaccettabile che in qualche modo deve essere fermato. Proseguiremo il percorso di sensibilizzazione e prevenzione per le nuove generazioni con l’obiettivo di avere, nel prossimo futuro, dei cittadini responsabili, consapevoli e promotori per il rispetto delle regole e per il benessere delle persone. Nonostante la pandemia abbia influito sulle attività del progetto - prosegue il direttore dell’Asset - siamo molto contenti dell'impegno profuso dai docenti e all’interesse mostrato dai ragazzi sull’argomento”.
“Questo progetto si inserisce in un concetto di educazione civica più ampio, poiché fornisce quelle competenze trasversali oggi tra gli obiettivi prioritari della scuola – ha detto Esterina Oliva, dirigente dell’Ufficio I dell’USR Puglia –. Con un approccio ludico, che ha riscosso molto successo tra i ragazzi, essi vengono educati alla sostenibilità, al rispetto delle regole sulla sicurezza stradale e alla consapevolezza, affinché anche il semplice gesto di camminare a piedi per strada non arrechi danno a sé stessi e agli altri.”
Il concorso ha visto la formazione di sette gironi da 6 scuole di tutte le province e 650 partecipanti a girone.
Piccante quanto basta, ma ancora da scoprire: tra gusto, salute e territorio il peperoncino italiano si presenta in un evento organizzato dal CREA, in collaborazione con la Rete Rurale Nazionale, oggi mercoledì 25 maggio, dalle 11, a Roma, presso la Biblioteca Storica della sede centrale in via della Navicella.
Ricercatori di diverse discipline (agronomia, botanica, nutrizione, pedologia) e produttori, alla presenza del Sottosegretario Mipaaf Francesco Battistoni si sono confrontati sulle prospettive di un prodotto che potrebbe ancora crescere molto e che è uno dei simboli gastronomici del nostro Paese.
E’ alta, infatti, la domanda di peperoncino dei consumatori italiani, ma la produzione nazionale è scarsa e copre solo il 30% del fabbisogno. Il resto proviene da mercati extra-Ue (2mila tonnellate annue da Cina, Egitto, Turchia), viene importato a prezzi stracciati (1/5 in meno) e si caratterizza per i bassi standard qualitativi, che penalizzano la filiera Made in Italy. In Italia, infatti, da 10 kg di peperoncino fresco si ottiene 1 kg di prodotto essiccato, macinato in polvere pura al 100% e commerciabile a 15 euro, mentre il medesimo prodotto proveniente dalla Cina ha un costo di soli 3 euro, ed è il risultato di tecniche di raccolta e trasformazione molto grossolane, con le quali la piantina viene interamente triturata –compresi picciolo, foglie, radici-, con scarse garanzie di qualità e requisiti fitosanitari ben diversi da quelli rispettati nel nostro Paese. La polvere stessa è per sua natura facilmente sofisticabile e anche quando il peperoncino viene importato fresco o semi-lavorato da Turchia o Egitto, la sua qualità viene compromessa dall’utilizzo di molti conservanti.
La ricerca è impegnata per il rilancio di una filiera nazionale, basti pensare a quanto fatto in passato con il progetto PEPIC (coordinato dal CREA Orticoltura e Florovivaismo: caratterizzazione e valorizzazione del germoplasma, individuazione di marcatori per la connotazione territoriale, meccanizzazione, epidemiologia e difesa della coltura. In particolare, si è studiata la risposta fisiologica di varietà locali ed asiatiche di peperoncino piccante alla coltivazione in diversi ambienti pedoclimatici, per individuare marcatori morfologici e metabolici peculiari, utili a valorizzare la biodiversità locale. Occorre, dunque, una maggiore tutela del prodotto che, grazie al microclima e alle caratteristiche orografiche del terreno, trova nel nostro Paese l’ambiente ideale per la sua coltivazione. La creazione di denominazioni di origine territoriale darebbe al consumatore garanzia di qualità, tracciabilità, salubrità e un valore aggiunto adeguato alla parte produttiva, incentivata ad aumentarne la coltivazione estensiva, presente oggi soprattutto in Calabria (100 ettari, con il 25% della produzione), Lazio, Basilicata, Campania e Abruzzo. Si verrebbe, così, incontro alla domanda sempre crescente dell’industria alimentare e alle esigenze dell’export ( nei Paesi Bassi va il 50% della produzione calabrese).
Sono ormai note le potenzialità nutraceutiche di questa spezia, se utilizzata adeguatamente nell’ambito della nostra dieta mediterranea. Proprio la capsaicina – la molecola che conferisce il sapore piccante al peperoncino - insieme alla presenza di altri composti bioattivi, i capsinoidi e composti polifenolici, aiuta la riduzione del rischio cardiovascolare e può contribuire a favorire la perdita di peso, ovviamente in associazione ad una dieta ben equilibrata.
Il sistema produttivo italiano, oltre a certificazioni di qualità, avrebbe, bisogno anche di un ammodernamento delle tecniche di lavorazione per abbattere i costi produttivi, a partire dal miglioramento varietale delle cultivar, per ottenere frutti concentrati sulla parte superiore ed esterna della pianta, più facilmente distaccabili nelle operazioni di raccolta con macchine agevolatrici.
Una quattro giorni sorprendente per il settore vitivinicolo pugliese in occasione della 54esima edizione del Salone internazionale dei vini e dei distillati di Verona. Cala oggi il sipario su uno dei più rinomati appuntamenti dedicati al vino, il Vinitaly, particolarmente atteso dalle imprese vinicole, dai buyers, specie stranieri, dalla stampa specializzata e dai migliaia di cultori e amanti del buon vino.
Al Padiglione 11 della fiera veronese, la Puglia, con le sue 110 imprese vitivinicole, ha accolto ogni giorno migliaia di visitatori tra gli stand, negli spazi dedicati all’enoteca di Puglia e ai cooking show - allestiti per l’occasione con il supporto della Regione Puglia -, come anche nella sala incontri che ha ospitato conferenze e approfondimenti tematici tenuti, tra gli altri, da associazioni regionali di promozione, consorzi di tutela del vino e associazioni di categoria agricole.
“Un bilancio più che positivo – commenta l’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia, a margine della quarta ed ultima giornata del Vinitaly - nonostante due anni difficilissimi per tutto il comparto produttivo regionale. Abbiamo un’offerta enologica qualitativa e quantitativa come poche regioni in Italia. Secondo il ‘Rapporto ISMEA-Qualivita 2021’ siamo tra i primi per impatto economico, con 594 milioni di euro di valore alla produzione 2020 e un aumento percentuale del +27,6% rispetto al 2019. I numeri ci confermano risultati straordinari per export e per l’aumento degli addetti della filiera: sono dati in crescita rispetto al 2020. L’emergenza pandemica non ha affatto congelato, per il settore vinicolo, il canale Ho.re.ca considerati gli oltre 208 milioni di euro di export totale nel 2021, ovvero 2,6 milioni di euro in più rispetto all’anno precedente. Tra le migliori performance registrate quelle verso gli Stati Uniti, con un +3.586.385 rispetto al 2020, ma anche verso la Corea del Sud (+1.803.395) e Cina (+1.634.231).
“Sono soddisfatto per le attestazioni ricevute, per la visibilità che le nostre imprese hanno ottenuto e che meritano. I numerosi buyers stranieri, da circa 139 Paesi, che hanno degustato e preso accordi con le nostre imprese sono un ulteriore elemento che ci fa ben sperare, nonostante, com’è noto, sia mancata una rappresentanza rilevante di operatori economici, da sempre particolarmente ricettivi alla nostra offerta enoica di qualità, a causa del conflitto bellico purtroppo ancora in atto”.
“Al Padiglione 11, con lo slogan Puglia Wine World, la Regione Puglia - prosegue Pentassuglia - ha supportato numerose attività di valorizzazione delle eccellenze vinicole ed enogastronomiche, suggellando lo stretto legame tra vino, cibo e turismo, attraverso l’allestimento di una grande vetrina di sapori, odori, colori che hanno catturato migliaia di bocche e palati in questi giorni”.
Sono state centinaia le bottiglie stappate delle oltre 10 mila etichette pugliesi presenti, nello spazio Enoteca di Puglia, grazie alle attività degustative e formative tenute dalle associazioni regionali dei sommelier, come AIS Puglia e Fondazione Italiana sommelier. Quest’ultima, in particolare, negli 8 incontri organizzati nell’Enoteca regionale del padiglione pugliese, ha passato in rassegna tutti i territori di produzione vitivinicola, facendo degustare oltre 400 etichette pugliesi, con circa 1600 bottiglie stappate. Sono stati oltre 3000 i partecipanti (tra enoteca regionale e Sala degustazione del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali), 40 buyers internazionali e 20 giornalisti del vino mondiali alla scoperta del vino, dei numerosi vitigni di cui è ricca la Puglia, delle storie delle cantine e dell’impegno dei produttori.
Anche l’Associazione Italiana Sommelier ha contribuito a dare spazio e valore ai vini di Puglia offrendo al pubblico, anche straniero e in lingua inglese, numerosi wine tasting e wine talk, con focus tematici su alcune delle varietà maggiormente attenzionate, specie dai marcati esteri, ovvero Negroamaro, Primitivo di Manduria, Nero di Troia. Nel corso della manifestazione è stato presentato, altresì, il libro dell’esperto enologo Giuseppe Baldassarre, dedicato alla “Bollicine di mare”.
“Il vino di Puglia è cultura e storia della nostra terra - conclude l’assessore Pentassuglia – ma è anche turismo ed enogastronomia. Per questo motivo, oltre ai momenti degustativi, abbiamo voluto offrire, nel corso della kermesse veronese e grazie all’associazione Puglia Expò, assaggi culinari di prodotti tipici della tradizione pugliese, rivisitati dalle mani esperte dello chef Massimo Andrea di Maggio”. Sono stati difatti organizzati ben 16 cooking show, quattro per ogni giornata, che hanno coinvolto quotidianamente grandi e piccoli, negli assaggi di prodotti ortofrutticoli, caseari, da forno, con materie certificate e a marchio di qualità Puglia: una passerella di piatti conditi con olii EVO certificati e abbinati a vini made in Puglia. I cooking show hanno coinvolto un centinaio di imprese enogastronomiche pugliesi e agriturismi.
Dall’Europa agli Stati Uniti, da Singapore al Giappone, dall’Eurasia fino agli emergenti mercati africani. Accelera il piano strategico di Veronafiere per l’edizione numero 54 di Vinitaly che, con più di 4mila aziende espositrici, ritorna dal 10 al 13 aprile prossimo traguardando il tutto esaurito. Nella campagna già avviata, sono 60 i Paesi coinvolti dal programma di promozione, comunicazione e incoming targato dalla Spa fieristica e da Ice Agenzia che condividono, oltre a un investimento complessivo da 3 milioni euro, anche la selezione di una business list di 500 top buyer da tutto il mondo, a cui si aggiungeranno migliaia di operatori nazionali e internazionali «Stiamo riscontrando un alto tasso di fiducia e di aspettativa sia da parte degli operatori internazionali che dalle aziende espositrici. Ad ora – commenta il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani – abbiamo già l’adesione di delegazioni che coprono le aree di Canada, Usa con particolare riguardo a Midwest, West Coast e Texas, oltre che Singapore, Malaysia e, per l’Europa, di Regno Unito, paesi Scandinavi, Danimarca, Paesi Bassi, Germania, Svizzera e da alcuni dei paesi più interessanti dell’Est Europa, ad iniziare dalla Polonia. Inoltre, stiamo lavorando con il ministero degli Affari esteri per creare un corridoio specifico col Giappone che favorisca la presenza degli operatori del Sol Levante. Stiamo ricevendo riscontri molto positivi dalla regione eurasiatica e da quelle piazze potenzialmente interessate al vino tricolore che erano in stand by a causa delle limitazioni. Inoltre, in questi giorni abbiamo chiuso un accordo di collaborazione strategica con alcune aziende espositrici per l’attuazione di un ulteriore piano straordinario di incoming dal valore di 1 milione di euro». Tra le azioni di Veronafiere anche i roadshow di Vinitaly con 3 tappe estere organizzate da Veronafiere in sinergia sempre con Ice e il ministero degli Affari esteri, che hanno inserito il brand fieristico di promozione del vino nella campagna “Italy is simply extraordinary: Be IT”, attiva da novembre scorso su 26 mercati target per il made in Italy. Sarà Shenzhen, il 26 febbraio, ad aprire il calendario di Vinitaly roadshow, a seguire Mosca, il 3 marzo, con una conferenza stampa e un walk around tasting previsti a conclusione dei corsi Via – Vinitaly international academy. A seguire, l’8 marzo, sarà la volta di New York, quindi Londra il 14 marzo, Monaco di Baviera (17marzo), mentre Chengdu chiuderà il tour promozionale (20-23 marzo) in vista del 54° Vinitaly, che si svolgerà in contemporanea a Enolitech, Salone internazionale delle tecnologie per la produzione di vino olio e birra e a Sol&Agrifood, la rassegna dedicata all’agroalimentare di qualità. Secondo le disposizioni vigenti, l’accesso alle manifestazioni fieristiche è consentito solo con super green pass o, per espositori e visitatori esteri con status vaccinale diverso da quello riconosciuto dall’Italia, con green pass ottenuto tramite tampone. Nel quartiere fieristico di Veronafiere sono attivi strumenti e misure di controllo e di sicurezza previsti dal protocollo ‘Safebusiness’ (info sul sito www.veronafiere.it). Servizio Stampa Veronafiere Tel.: + 39.045.829.83.50 - 82.42 - 82.10 - 82.23 E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Twitter: @pressVRfiere - Facebook: @veronafiere - www.veronafiere.it
Come anche da noi anticipato, si è tenuto nella serata di domenica 24 ottobre 2021 l’incontro UCSI “Da Taranto al futuro: ambiente, lavoro, comunicazione per il pianeta che speriamo”, a conclusione della 49^ Settimana Sociale dei Cattolici Italiani a Taranto. L’evento trasmesso sulla piattaforma Zoom, oggi è anche disponibile sul canale UcsiTV di YouTube e sulla pagina del sito UCSI.
Riportiamo l’articolo di Roberta Carlucci dell’UCSI con la sintesi degli interventi.
“L’incontro è stato introdotto dal conduttore della serata Luca Antonio Ciciriello, giornalista e socio UCSI Puglia. Poi, sono iniziati gli interventi, dopo un saluto della presidente UCSI Puglia Michela Di Trani e una breve rassegna stampa curata dal consigliere nazionale Andrea Cuminatto di UCSI Toscana.
Leonardo Becchetti, economista e membro del Comitato Scientifico per le Settimane Sociali, intervistato da Francesco Giuseppe Laureti di UCSI Friuli Venezia Giulia, ha spaziato su vari temi, dalle imprese sostenibili alla transizione ecologica, fino al concetto di generatività e all’impegno determinato e necessario dei giovani. Inoltre, Becchetti ha sottolineato quanto la comunicazione delle buone pratiche fatichi a emergere e dunque quanto sia necessario aiutarla a trovare spazio, rovesciando l’andamento attuale.
Padre Francesco Occhetta, gesuita e membro del Comitato Scientifico per le Settimane Sociali, e Vincenzo Varagona, Presidente UCSI, sono stati intervistati da Giuseppe Milano dell’UCSI Puglia. Soprattutto in questa parte della serata sono emersi parecchi spunti di riflessione utili per la categoria dei giornalisti e dei comunicatori. Padre Occhetta ha riferito del noi vissuto a Taranto e della necessità di incanalare quell’energia, darle un metodo e trasformarla in cultura. Ma, per raccontare il pianeta che speriamo, ha ricordato con quanta attenzione occorre usare la parola, in quanto può distruggere o creare. L’importante è usarla con coraggio, provando anche a penetrare con un linguaggio laico lì dove il mondo cattolico solitamente non arriva, comunicando in modo inclusivo e per il bene di tutti.
Subito dopo, il presidente UCSI Vincenzo Varagona ha lanciato qualche idea per l’immediato futuro, come la raccolta sui territori delle voci dei delegati tornati da Taranto da parte di UCSI attraverso eventi on line e, per il futuro, la possibilità di esplorare nuove alleanze, nuovi linguaggi e nuovi modelli editoriali, sui quali l’associazione intende riflettere soprattutto insieme ai giovani.
A seguire, Alessandra Luna Navarro, giovane ricercatrice e assistant professor presso la Technische Universiteit di Delft (Paesi Bassi), partecipante e relatrice alle Settimane Sociali, ha esposto i contenuti del Manifesto dell’Alleanza presentato a Taranto, che evidenzia un’attenzione all’ambiente, alle comunità e ai territori tramite processi di alleanza generativa e transgenerazionale. Ha raccontato di un progetto messo in atto nel quartiere di Acquabella a Milano sullo stile di quel manifesto e ha ricordato come si può contribuire a questo e ad altri progetti, scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. . Alessandra ha ricordato la presentazione on line del manifesto prevista per il 26 novembre prossimo e ha inoltre invitato l’UCSI a contribuire alla comunicazione dei progetti che stanno nascendo, perché questo darebbe loro un grandissimo aiuto e una grandissima forza.
La chiusura è stata affidata alle parole di Mons. Filippo Santoro, intervistato da Fabio Massimo Mattoni dell’UCSI Umbria. L’arcivescovo di Taranto ha manifestato la sua gratitudine per quanto appena vissuto alle Settimane, ma ha dichiarato anche l’importanza di portare avanti le proposte fatte e i processi innescati, con particolare attenzione al manifesto lanciato dai giovani. Sollecitato dal conduttore, ha poi riferito che dai giornalisti UCSI si aspetta che sfondino il muro di omertà degli altri giornali laici, rimasti spesso indifferenti di fronte a quanto successo a Taranto. Si aspetta che parlino di problemi reali e di temi non solo cattolici ma anche laici, benché con un cuore diverso e un’ottica più comprensiva e più ampia. Ha, infine, ricordato che è proprio compito del giornalismo dare voce alle cose buone che accadono nelle nostre comunità e nella nostra vita.”
Domenica 24 ottobre 2021 si svolgerà on line alle ore 20.15 l’incontro UCSI “Da Taranto al futuro: ambiente, lavoro, comunicazione per il pianeta che speriamo”. Il collegamento sulla piattaforma Zoom, accessibile dal link http://bit.ly/ucsi-settsociali, sarà l’occasione per discutere a caldo su quanto sarà appena emerso dalla 49^ Settimana Sociale dei Cattolici Italiani a Taranto.
L’evento, organizzato in queste settimane dai giovani UCSI, con la Puglia capofila in quanto proponente dell'iniziativa e regione ospitante delle Settimane Sociali, vedrà la presenza di Leonardo Becchetti, economista e membro del Comitato Scientifico per le Settimane Sociali, Vincenzo Varagona, Presidente UCSI, padre Francesco Occhetta, gesuita e membro del Comitato Scientifico per le Settimane Sociali, Alessandra Luna Navarro, giovane ricercatrice e associated professor presso la Technische Universiteit di Delft (Paesi Bassi) nonché partecipante e relatrice alle Settimane Sociali. Concluderà la serata Mons. Filippo Santoro, Arcivescovo di Taranto.
La presentazione dell’evento sarà curata dal giovane giornalista pugliese e socio UCSI Luca Antonio Ciciriello. Con lui, si avvicenderanno nella conduzione dei vari momenti Francesco Laureti, Giuseppe Milano, Roberta Carlucci e Fabio Massimo Mattoni, insieme ad altri giornalisti e comunicatori dei giovani UCSI che hanno collaborato alla realizzazione dell’evento. È prevista, inoltre, una breve rassegna stampa curata dal consigliere nazionale UCSI Andrea Cuminatto.
L’evento on line, trasmesso su piattaforma Zoom, sarà registrato per consentire a coloro che non potranno partecipare la sera del 24 ottobre di poterlo rivedere a partire da lunedì 25 su questo sito e sui canali social dell’UCSI.
Unioncamere Puglia, nell’ambito delle attività della Rete Enterprise Europe Network, promuove la partecipazione a Green Days - International Techonology & Business Meeting, evento di brokeraggio organizzato dal Consorzio Enterprise Europe Network Auvergne-Rhône-Alpes.
La fiera Pollutec a Lione è il punto d'incontro di riferimento per i professionisti dell'ambiente e GREEN DAYS è l'evento B2B ufficiale della manifestazione fieristica.
Questo evento B2B è dedicato a PMI, Gruppi, Centri di ricerca, Agenti, Distributori, Investitori, Cluster ecc. dei settori dell'ambiente, dell'energia e dell'economia circolare.
Per iscriversi al B2B è necessario registrarsi entro il 20 settembre e compilare un profilo in inglese accedendo direttamente al portale https://green-days-pollutec-2021.b2match.io/
La lingua di lavoro è l'inglese ed è possibile partecipare anche dal proprio PC tramite browser o su un dispositivo mobile scaricando la app poiché quest'anno i GREEN DAYS si svolgeranno sia in loco che online.
Partecipare è gratuito.
Occorre compilare il company profile della propria azienda, selezionare le attività di interesse (conferenze, incontri di esperti, incontri B2B...), accedere e sfogliare il catalogo dei partecipanti, selezionare gli incontri, dal 17 al 27 settembre, ai quali partecipare.
La descrizione del proprio profilo è determinante per attrarre l’interesse delle altre aziende. Maggiori saranno le informazioni, più dettagliata l’offerta, più completi i campi di cooperazione e più numerose e pertinenti saranno le richieste di appuntamento.
Sarà possibile verificare i profili di tutte le aziende iscritte al B2B, contattarle e chiedere informazioni e approfondimenti per programmare gli appuntamenti.
I B2B della rete EEN sono mirati e puntuali, gli incontri si tengono unicamente se entrambi i soggetti manifestano la reciproca volontà a partecipare ai meeting.
Incontri virtuali
Informazioni tecniche per partecipare ad un incontro virtuale: Procedure virtual meetings
Gli incontri in videochiamata possono essere gestiti tramite l'app mobile B2match. Va però scaricata l'app mobile B2match, assicurarsi che il browser web mobile sia aggiornato e fare clic sul link per partecipare alle riunioni.
Sarà dedicato alla Rivoluzione Vegetale il seminario che alle 17 di venerdì prossimo, 16 luglio, aprirà l’evento Protagonisti dell’Ortofrutta Italiana, che si svolgerà a Turi di Bari, a Villa Menelao.
Grandi evoluzioni di prodotto e di mercato stanno interessando il mondo degli ortaggi. Ne parlerà l’analista Claudio Scalise di SGMarketing (Bologna). Seguiranno gli interventi di Giancarlo Boscolo, presidente di Cultiva, e di Giorgio Mercuri, presidente di Coop Giardinetto e di Alleanza delle Cooperative Agroalimentari. Le conclusioni saranno tratte da Massimiliano Giansanti, presidente nazionale di Confagricoltura, mentre moderatore sarà il direttore del Corriere Ortofrutticolo, Lorenzo Frassoldati.
Rinviato due volte a causa delle restrizioni imposte dalle autorità di governo per combattere l’epidemia da Covid-19, l’evento Protagonisti dell’Ortofrutta Italiana ha finalmente trovato data e luogo. Si svolgerà appunto il 16 luglio, a partire dalle 16, in una splendida masseria del Settecento nel Comune di Turi.
Sarà un’edizione ricca di novità. Alla premiazione dei 10 Protagonisti 2020 (Andrea Badursi, Simona Caselli, Massimiliano Del Core, Natalino Gallo, Vitantonio e Nicola Giuliano, Giorgio Mercuri, Martin Pinzger, Serena Pittella, Angelo Ruggiero e Ibrahim Saadeh) seguirà la segnalazione dei 4 Under 35 del 2021 (Matteo Mazzoni, Alessandra Graziani, Marco Bertolazzi e le sorelle Rosangela e Francesca Appio), con la regia del presidente di CSO Italy Paolo Bruni. Prima della cena di gala, sarà assegnato anche il premio Green Innovation BPER Banca per la sostenibilità e l’innovazione. Durante la cena un intermezzo con l’Associazione Nazionale Le Donne dell’Ortofrutta, per l’assegnazione del premio Danila Bragantini. A conclusione verrà votato e proclamato l’Oscar dell’Ortofrutta Italiana 2021.
L’evento, al quale hanno confermato la loro presenza tutti e cinque i presidenti delle organizzazioni partner - Marco Salvi di Fruitimprese, Gennaro Velardo di Italia Ortofrutta, Paolo Bruni di CSO Italy, Fabio Massimo Pallottini di Italmercati e Massimiliano Giansanti di Confagricoltura -, gode della partnership territoriale di APEO, l’Associazione dei produttori ed esportatori ortofrutticoli pugliesi. Sponsor sono Unitec, BPER Banca, Giardinetto, Graziani Packaging, OP Primo Sole, Confagricoltura Bari e Sud Carrelli.
Con l’obiettivo di garantire la massima sicurezza a tutti gli ospiti, si richiederà a ciascun partecipante di presentarsi munito di Green Pass. In alternativa, sarà necessario presentare un certificato di vaccinazione anti-Covid con le due dosi o con una dose se somministrata non oltre il giorno 1° luglio, oppure la certificazione di test negativo molecolare o antigenico rapido nelle ultime 48 ore oppure, infine, un documento attestante di essere guariti dal Covid-19 negli ultimi sei mesi. Dovranno essere tenute le distanze di sicurezza, verrà rilevata la temperatura all’ingresso, saranno a disposizione mascherine e disinfettante.
Tutti i delegati attesi, riceveranno, nella shopper, oltre a materiale d’informazione, una selezione di campioni di prodotti alimentari tipici della Puglia offerti da “Capricci del Pellegrino”.
Anche quest’anno, sarà coinvolta in Protagonisti l’Antica Dolceria Rizza, azienda leader di cioccolato di Modica IGP, che donerà come nelle precedenti edizioni un dolce cadeau ai premiati. Giuseppe Rizza, ceo di Antica Dolceria Rizza, ricorda che “ai Protagonisti dell’Ortofrutta Italiana tradizione e innovazione sono presenti, un po’ come nelle nostre prelibatezze di cioccolato di Modica IGP, legate anche al mondo dell’ortofrutta”.
«Il Ministero plaude alle iniziative di Veronafiere, perché bisogna ripartire e farlo nel modo migliore possibile», è il commento di Gian Marco Centinaio, sottosegretario di Stato nel governo Draghi al ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali con delega al settore vitivinicolo, che ha incontrato questa mattina i vertici di Veronafiere.
«Il Ministero vuole esserci. Vogliamo essere vicino alle fiere, al mondo del vino e a Veronafiere, che con Vinitalyha creato un brand a livello nazionale e internazionale che ha trasformato Verona nella capitale del vino» ha ribadito il sottosegretario Centinaio.
Nel corso della riunione, a cui hanno partecipato il vicepresidente di Veronafiere Matteo Gelmetti e il direttore generale Giovanni Mantovani, si è discusso della ripartenza del mondo delle fiere dal 15 giugno, dopo il lungo periodo di chiusura legato alla pandemia. In particolare, l’attenzione si è focalizzata sulle manifestazioni di Veronafiere in Italia: Operawine, grand tasting di Vinitaly con Wine Spectator, in programma il 19 giugno e Vinitaly Special Edition, con gli Stati generali del Vino, primo evento per la ripresa dei contatti commerciali in presenza dal 17 al 19 ottobre, che ha l’obiettivo di riunire istituzioni, associazioni di filiera e aziende, coinvolgendole in un progetto di sistema che rappresenta il primo evento business del 2021 dedicato al settore vitivinicolo per poi ripartire con slancio verso il 54° Vinitaly, dal 10 al 13 aprile 2022.
Secondo Centinaio, proprio in vista di questa edizione straordinaria della manifestazione, è necessario mettere in campo azioni coordinate a sostegno del settore. «La priorità è aiutare innanzitutto i produttori di vini di qualità, che a causa delle chiusure di ristoranti e bar, ne hanno risentito più di tutti», conclude il sottosegretario al ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali.
L’occasione dell’incontro di questa mattina è stata anche la partecipazione del sottosegretario Centinaio alla presentazione del progetto per il Museo del Vino.
Il vicepresidente di Veronafiere Matteo Gelmetti ha ricordato come Verona sia tra le dieci Great Wine Capitals mondiali, il network internazionale creato per promuovere l’enoturismo. «Vinitaly ci vede presenti mediamente con 40 eventi all’anno sui mercati di Nord Europa, Asia, Russia, Nord e Sud America», sottolinea Gelmetti. «Anche in passato, nei momenti difficili del mercato, Veronafiere si è sempre rivelata al centro del sistema, esprimendo un ruolo determinante, e garantendo alle aziende tutti gli strumenti di riscatto e di rinascita derivanti dal know how espresso dal grande sistema di promozione che Vinitaly rappresenta in Italia e sui mercati internazionali. Per questo, guardiamo con molto interesse il progetto di realizzare, proprio nell’area fieristica, un Museo nazionale del vino. Una iniziativa culturale che potrà valorizzare la vocazione enoturistica della città, con tutte le conseguenze positive in termini di indotto».
In giugno sono in programma anche Vinitaly Design international packaging competition (11 giugno), Vinitaly 5 Star Wines The book (16-18 giugno) e i corsi della Vinitaly International Academy (20-23 giugno). A questi appuntamenti si aggiungono quelli all’estero: dopo Vinitaly Russia a Mosca (23 marzo) e San Pietroburgo (25 marzo) e Vinitaly Chengdu in Cina (3-6 aprile), va in scena a Shenzhen, sempre in Cina, a giugno (8-10) la seconda edizione in presenza di Wine To Asia. A settembre, Vinitaly è a Pechino (13-17) e poi in Brasile, per Wine South America (22-24).
Nuova data per Vinitaly. La 54ª edizione del Salone internazionale dei vini e dei distillati di Veronafiere si terrà dal 20 al 23 giugno 2021, in contemporanea con Enolitech e Sol&Agrifood. OperaWine 10th year anniversary con Wine Spectator sarà il 19 giugno.
La decisione è il risultato di un’attenta verifica, anche con le più autorevoli istituzioni in grado di formulare previsioni attendibili sulla curva pandemica ed è stata presa dopo uno specifico sondaggio di mercato.
«Lo spostamento a giugno – dice Maurizio Danese, presidente di Veronafiere Spa – è in linea con la revisione del posizionamento dei calendari delle principali fiere internazionali italiane ed estere. Il consiglio di amministrazione della Fiera ed i soci hanno fatto una scelta ponderata in base alle informazioni più attendibili in campo medico, considerando anche l’incoming di buyer extra europei. Stiamo inoltre lavorando con la Fondazione Arena che organizza la stagione lirica e la città di Verona per offrire ai nostri ospiti internazionali un’edizione imperdibile».
«Vinitaly con OperaWine e le rassegne concomitanti – sottolinea Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere Spa –, si svolgeranno in un contesto temporale in cui il governo avrà avuto il tempo di predisporre le procedure di ingresso dei buyer internazionali nel nostro Paese. Nello stesso tempo in Europa vi saranno altri eventi rivolti alla promozione del settore vinicolo. Si tratta di una decisione strategica e sinergica per consentire agli operatori del mercato e dell’informazione, soprattutto quelli provenienti da Asia e USA, che sono tra i principali visitatori delle nostre rassegne, di poter ottimizzare la loro partecipazione con un solo spostamento».
Si é svolta a Roma alla presenza del Ministro dell’Agricoltura USA un interessante ‘Pasta Cooking Presentation’ con pasta prodotta con grano duro proveniente dagli Stati Uniti e prodotta da aziende italiane.
Nel corso dell’incontro, oltre a degustare tre portate di primo tra le più gustose della cucina italiana, sono state illustrate le motivazioni per cui il grano duro USA conferisce maggiore contenuto proteico e di glutine, nonche’ colore e consistenza, perfetti per la pasta italiana.
I quattro maggiori stati Americani produttori di grano duro sono il Nord Dakota, Montana, Arizona e California e il grano è tra le principali esportazioni degli Stati Uniti in Italia.
Nel 2018, gli Stati Uniti hanno esportato 140 milioni di dollari di grano duro in Italia, ed allo stesso tempo, gli Stati Uniti rappresentano uno dei migliori mercati internazionali per la pasta Italiana.
Uno dei condimenti presentati è stato realizzato con la carne di manzo USA nota in tutto il mondo per il suo sapore, consistenza, e marmorizzazione.
Controllata dal Dipartimento dell’Agricoltura Americana (USDA), solo la carne di manzo della piu’ alta qualita’ è esportata in Europa – USDA Prime and USDA Choice. La carne di manzo USA è ricca di proteine e ferro ed è perfetta in qualsisi piatto Americano o Italiano. Nel 2018, gli Stati Uniti hanno esportato circa 50 milioni di dollari di carne di manzo in Italia.
Tutte le pietanze sono state “innaffiate” da vino prodotto nello stato di New York terzo maggiore produttore di vino negli Stati Uniti. Oltre 450 produttori di vino producono infatti più di 102 milioni di litri di vino all’anno. I pluripremiati Rieslings, Cabernet Francs e Chardonnays sono prodotti nello Stato di New York.
Sono 28 gli eventi organizzati dalle Pro Loco ad aver ottenuto il riconoscimento “Sagra di qualità”, dodici le regioni complessivamente interessate.
La certificazione è rilasciata dall’Unione Nazionale Pro Loco (Unpli) e identifica le manifestazioni che promuovono prodotti tipici storicamente legati al territorio, rappresentative della storia e della tradizione e che puntano alla promozione e creazione di sinergie con le attività economiche locali.
“Un disegno di legge in Senato per sburocratizzare e garantire maggiore efficienza a tutte le associazioni come ad esempio le Pro Loco che organizzano manifestazioni temporanee nel territorio”, ha affermato il sen. Antonio De Poli.
“La normativa attuale – ha proseguito – prevede che ci siano le stesse regole sia per la piccola sagra che per il grande concerto con migliaia e migliaia di partecipanti. Con questo ddl di cui sono primo firmatario noi intendiamo ridurre la burocrazia, pur mantenendo tutti i fattori legati alla sicurezza. È un disegno di legge che, peraltro, è stato firmato da tutti i rappresentanti delle forze politiche qui in Senato. Ci sono valori – ha concluso De Poli – che appartengono a tutti. Il mio auspicio è che su questo tema si possa presto raggiungere l’obiettivo”.
A seguire l’intervento di Fernando Tomasello, vicepresidente Unpli, che ha sottolineato la crescita dell’intero movimento delle Pro Loco Unpli: “Siamo passati dalla cultura della festa, alla festa della cultura promuovendo i territori anche attraverso i prodotti tipici”.
Entrando nel merito delle certificazioni attribuite, Sebastiano Sechi, responsabile del dipartimento “Sagra di qualità” dell’Unpli, ha reso noto che complessivamente sono state presentate 73 candidature da cui, al termine dell’analisi documentale e delle verifiche sul campo, sono scaturiti i 28 marchi di qualità attribuiti.
La procedura di assegnazione include una fase istruttoria e anche verifiche sul campo, realizzate dagli ispettori delle Pro Loco, che tengono conto di numerosi parametri.
L’elenco delle sagre premiate. Abruzzo: “Mostra regionale dei vini tipici”, Pro Loco Montepagano (TE); “Sagra degli gnocchi”, Pro Loco Civita di Oricola (AQ); “Sagra della porchetta Italica di Campli”, Pro Loco “Città di Campli” (TE); “Revival Uva e Vino Montonico”, Pro Loco “L. Panzone” Bisenti (TE). Calabria: “Festival della cipolla rossa di Calabria”, Pro Loco Campora S.G. (CS). Campania: “Baccanalia”, Pro Loco San Gregorio Magno (SA); “Sagra della braciola”, Pro Loco Rovella (SA); “10° Festival del carciofo Bianco”, Pro Loco Auletta (SA); “Zenzigusto”, Sagra dello zenzifero di Quaglietta, Pro Loco Aquae Electae di Quaglietta (AV). Emilia-Romagna: “Sagra della cotoletta mirabellese”, Pro Loco Mirabello (FE). Friuli-Venezia Giulia: “83° Festa degli asparagi”, Pro Loco Tavagnacco (UD); “Sagra del vino”, Pro Loco Casarsa della Delizia (PN); “Sagre di Vilegnove”, Pro Loco Vilegnove (UD); “87° Fiera regionale dei vini”, Pro Loco Buri (UD). Lazio: “Giornate delle castagne”, Pro Loco Canepina (VT); “Sagra delle Lenticchie Di Rascino”, Pro Loco Fiamignano (RI); Lombardia: “Sagra del marubino”, Pro Loco Casteldidone; “Sagra della mela e dell’uva”, Pro Loco Villa Di Tirano (SO); “Sagra del casoncello Proloco Castro (BG)”. Marche: “Sagra del carciofo di Montelupone”, Pro Loco Montelupone (MC). Sardegna: “32° Sagra del carciofo”, Pro Loco Samassi (SU); “Sagra del pesce”, Pro Loco Golfo Aranci (SS); “Sa Fest’e Sa binnenna”, Pro Loco Monserrato (CA). Sicilia: “Festa del mare”, Pro Loco Furci Siculo (ME). Toscana: “Sagra del panigaccio di Podenzana”, Pro Loco Podenzana (MS). Valle d’Aosta: “Festa dell’uva”, Pro Loco Chambave (AO). Veneto: “Sagra dei bisi”, Pro Loco Colognola ai Colli (VR); “Festa del mandorlato”, Pro Loco Cologna Veneta (VR).
Alla cerimonia hanno preso parte sindaci e amministratori locali dei territori interessati, i presidenti di vari comitati regionali Unpli ed i responsabili delle Pro Loco organizzatrici degli eventi che hanno ottenuto la certificazione.
Questi, invece, i componenti della commissione di valutazione “Sagra di qualità”: Sandro Di Addezio (Abruzzo), Mario Borroni (Marche), Rino Furlan (Veneto), Luca Parrini (Toscana), Valter Pezzarini (Friuli-Venezia Giulia), Antonino La Spina (Sicilia), Renato Bruno (Puglia), Sebastiano Sechi (Sardegna), Luisella Braghero (Piemonte), Max Falerni (Emilia Romagna), Paolo Savatteri (Sicilia), Antonella Ferro (Veneto), Monica Viola (Trentino), Luca Concini (Trentino), Mauro Giannarelli (Toscana), Santino Fortunati (Umbria), Pino Maiuli (Calabria), Daniele Bracuto (Basilicata), Varinia Andreoli (Lombardia), Saverio Palato (Sicilia).