È stata inviata oggi 29 Dicembre 2023 alla Commissione europea la richiesta di pagamento della quinta rata del PNRR italiano.

Tra i 52 obiettivi inseriti nella rata, del valore complessivo di 10,6 miliardi di euro, figurano importanti investimenti nei comparti dell’agricoltura, per aumentare l’efficienza dei sistemi di irrigazione e per implementare la produzione di energia verde, del settore idrico, con nuove opere per il potenziamento delle condotte, dei sistemi di depurazione e per la riduzione delle perdite di rete, dell’ambiente, con la realizzazione di nuovi impianti e l’ammodernamento di quelli esistenti per la valorizzazione dei rifiuti, del trasporto pubblico locale, con il rafforzamento del parco autobus a emissioni zero e di metropolitane, tram e bus rapid transit, delle infrastrutture, con l’elettrificazione della linea ferroviaria del Mezzogiorno e con l’alta velocità lungo la tratta Salerno-Reggio Calabria, della cultura, con l’efficientamento energetico di cinema, teatri e musei, della scuola, con la realizzazione di nuovi plessi ad alta efficienza energetica, del patrimonio immobiliare pubblico, con la costruzione di nuovi edifici dell’amministrazione della giustizia e l’ammodernamento di quelli esistenti, della sanità, con l’implementazione di moderni sistemi di cura legati alla telemedicina, della Pubblica Amministrazione, con interventi per la transizione al digitale, e dell’università, con l’assegnazione di borse di studio e il finanziamento di progetti di ricerca. 

In tema di riforme sono stati raggiunti importanti obiettivi, come la piena operatività del sistema nazionale di e-procurement per l’acquisizione di beni, servizi e informazioni in via telematica, la riorganizzazione del sistema scolastico, l’entrata in vigore delle misure legate alla concorrenza e al quadro legislativo degli appalti pubblici.

In linea con quanto avvenuto con le precedenti richieste di pagamento, il versamento dell’importo dovuto, che si aggiungerà ai 101,9 miliardi di euro delle prime quattro rate, dovrebbe avvenire nei prossimi mesi, al termine del consueto iter di valutazione previsto dalle procedure europee e finalizzato a verificare l'effettivo raggiungimento degli obiettivi e delle milestones previste. L’Italia, come accaduto per la quarta rata, è il primo Stato membro Ue a chiedere formalmente anche il pagamento della quinta rata del PNRR.

Si è svolta oggi a Palazzo Chigi una riunione presieduta dal Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, alla quale hanno partecipato i ministri e vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, il ministro Giancarlo Giorgetti, il viceministro Maurizio Leo, i sottosegretari Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari, l’on. Lorenzo Cesa dell’Unione di Centro e l’on. Maurizio Lupi di Noi Moderati.

Dall’incontro è emersa la grande compattezza e determinazione delle forze di maggioranza che ha consentito di varare una manovra finanziaria improntata alla serietà e alla solidità dei conti pubblici, che nonostante il contesto difficile riesce a ridurre la pressione fiscale sul ceto medio-basso, a sostenere le famiglie e i lavoratori. Come previsto, oggi il testo sarà trasmesso al Parlamento, dopo il necessario drafting e la firma di autorizzazione del Capo dello Stato. Le forze di maggioranza hanno confermato la volontà di procedere speditamente all’approvazione della Legge di Bilancio, senza pertanto presentare emendamenti. Il Governo terrà conto con grande attenzione del dibattito parlamentare e delle considerazioni delle forze di maggioranza ed opposizione.

 

Dunque, come voi sapete, dall'inizio del suo mandato questo Governo ha concentrato la gran parte delle sue energie sul tema dei salari, sul tema di aiutare le famiglie sul piano economico. È una delle nostre grandi priorità e chiaramente ci interessa quando viene posta la questione del rafforzamento dei salari.
Per questo io ho scelto di incontrare le opposizioni partendo dalla proposta specifica del salario minimo perché il tema del contrasto al lavoro povero ci interessa, purché ci si comprenda sul fatto che la materia è una materia estremamente ampia e sul fatto che va affrontata nella sua complessità.
Ci sono divergenze su quali siano gli strumenti per rafforzare il potere d'acquisto delle famiglie, per rafforzare i salari, e io ho proposto un confronto molto più ampio che coinvolga anche chi è costituzionalmente più attrezzato a fare questo lavoro, che è il Cnel, per terminare prima dell'avvio della Legge di Bilancio. Quindi anche in tempo per avere evidentemente ed eventualmente le coperture necessarie a prendere dei provvedimenti, un ragionamento complessivo sul tema del lavoro povero, che dal mio punto di vista non viene risolto dal semplice salario minimo, misura che, come voi sapete, secondo molti, anche secondo molti sindacati e molti esperti del settore, rischia, in una Nazione come la nostra, con una altissima contrattazione collettiva, di peggiorare, per paradosso, la condizione di più lavoratori di quelli ai quali potrebbe migliorarla.
Siamo ovviamente aperti al confronto sulla materia molto più ampia del lavoro povero e di salari adeguati. Su questo abbiamo proposto un lavoro da fare insieme, da completare nei prossimi 60 giorni, sul quale io ho già la disponibilità del CNEL e del suo Presidente, per capire se c'è un margine per condividere tra le forze politiche e con le parti sociali, soluzioni che possano essere efficaci. Per favorire il lavoro, lavoro giusto, pagato adeguatamente, come questo Governo ha dimostrato particolarmente mettendo la gran parte delle sue risorse sul taglio del cuneo contributivo, garantire salari adeguati e difendere il potere acquisto delle famiglie è una delle nostre assolute priorità.

Domande

Domanda: Possiamo dire che, ad oggi, non c’è una controproposta strutturata del Governo o no?
    
Presidente Meloni: Guardi, se io mi fossi presentata con una controproposta strutturata del Governo si sarebbe detto che non volevo consentire alle opposizioni di fare la loro, così come quando ho proposto di fare il confronto con il CNEL nella e sono stata accusata di voler fare ritirare la proposta alle opposizioni. Guardi, quello che voglio fare io è semplicemente dare un segnale di attenzione e di rispetto su un tema che mi sta a cuore, perché a differenza di chi oggi dall'opposizione propone il salario minimo, ma quando stava al governo non ha messo in campo il salario minimo, noi abbiamo dimostrato con i fatti di tenere a questo tema, perché tutto quello che abbiamo fatto, il grosso di quello che abbiamo fatto, è stato dedicato a questa materia. Quindi, io ho incontrato le opposizioni per dire loro che è una materia sulla quale il Governo è assolutamente disponibile, ma questo non comporta che gli altri debbano rinunciare alle loro proposte o che io debba arrivare e dire questa è la mia proposta e non deve essere la vostra. Sono ragionamenti che facevano altri. A me pare un segnale di attenzione e di rispetto. E lo dico, guardi, perché io sono stato a lunghi anni all'opposizione e non ricordo di essere mai stata convocata da un Presidente del Consiglio sulla base di una proposta che avevo presentato in Parlamento. Quindi, è un segnale di attenzione su una materia che mi sta a cuore. Chiaramente punto ad arrivare a una proposta in tempo per la Legge di Bilancio, ma non vorrei che fosse semplicemente una proposta della maggioranza contrapposta a quelle delle opposizioni. Lei sa che ci sono delle proposte della maggioranza anche su questa materia. L'ultima l'ha presentata Forza Italia, che è un partito della maggioranza, ma non sarebbe stato un buon metodo di dialogo dire sostituite la vostra proposta con la nostra. È un buon metodo di dialogo secondo me dire proviamo a lavorare insieme su una proposta che affronti complessivamente una materia che, guardi, il salario minimo da solo, temo non risolverà.

Io sento parlare di salario minimo e di lavoro povero e non si prende in considerazione il fatto che per le rilevazioni Istat o Eurostat per “lavoro povero” si intende il reddito che tu hai nell'ambito del nucleo familiare, che vuol dire che non dipende da quanto ti pagano l'ora di lavoro. Tu puoi essere al di sopra dei 9 euro e essere considerato lo stesso un lavoratore povero. Allora è una materia un po' più complessa di come viene affrontata in alcuni casi, ma è una materia che va affrontata, perché è un problema che l'Italia ha.
Fermo restando, e anche questo l'ho detto ai miei interlocutori, che il problema per il quale i nostri salari sono più bassi della media europea è che la nostra crescita è stata più bassa della media europea. Cioè o qui capiamo che rimettere in moto l'economia è l'unico modo di garantire salari e redditi, oppure continueremo a immaginare delle soluzioni che purtroppo non risolveranno il grosso del problema.

È la ragione per la quale noi ci siamo messi a lavorare prevalentemente sulla crescita. Si fa l'esempio della Germania, si fa l'esempio della Francia, ma sono Nazioni che negli ultimi vent'anni sono cresciute più del 20%, l'Italia è cresciuta del 2%. Come pensavamo che i nostri salari potessero crescere adeguatamente se l'economia non cresceva? Le due cose sono inevitabilmente collegate, per cui da una parte a mio avviso bisogna continuare a lavorare per favorire la crescita.

Qualcosa sul PIL è accaduto quest'anno e lei ha visto che i dati sull'occupazione comunque sono più soddisfacenti. Noi abbiamo di nuovo raggiunto record di occupazione, record di contratti stabili, la disoccupazione più bassa dagli ultimi 14 anni: sono segnali che vanno di pari passo con la crescita dell'economia. Quindi quella è una strada che bisogna affrontare. Poi ovviamente ci sono contratti pirata, utilizzi fraudolenti, c'è un tema anche di precarietà che va affrontato, c'è un tema sicuramente di alcuni lavoratori che sono esclusi dal mercato delle tutele, ma secondo me con questa visione va affrontata la questione, perché se noi pensiamo di dare una risposta semplice a un tema estremamente complesso rischiamo di creare più danni di quelli che pensiamo risolverlo. e la dimissione di De Angelis.

Domanda: Senta la Segretaria del PD le ha chiesto anche dei ristori dell’Emilia-Romagna e le dimissioni di De Angelis.

Presidente Meloni: Guardi, che me l'ha chiesto è un parolone. Diciamo che abbiamo fatto un paio di battute e le ho detto, sulla questione dell’Emilia-Romagna, che avevo risposto con una lunga lettera alle continue rimostranze del Presidente Bonaccini, che secondo me sono poco fondate. Sulla questione di De Angelis, non ritengo di dovermi occupare del responsabile della comunicazione della Regione, perché penso che siamo di competenza del Presidente della Regione.

Domanda: Ritiene i 60 giorni un impegno da parte del Governo per chiudere la questione degli strumenti contro...

Presidente Meloni: È l'impegno che io ho formalizzato con il Presidente del CNEL e loro mi garantiscono che sono in grado di fare questo lavoro in 60 giorni. Ho detto anche alle forze di opposizione che il Presidente Brunetta è disponibile da domani a incontrarli, perché credo che sia un lavoro che va fatto immediatamente. Perché io ho voluto fare questo incontro oggi, diciamo, costringendo anche voi a essere qui? Perché una cosa che mi ha colpito dalla proposta dell'opposizione è che loro prevedono una cosa, secondo me, sensata, cioè di immaginare dei ristori nel caso in cui, diciamo, la loro proposta venisse approvata, per i datori di lavoro che devono affrontare un aumento dei salari, dopodiché non prevedono né la copertura né la quantificazione e lei sa che costituzionalmente una legge che impone maggiori oneri ha anche bisogno di una copertura individuata. Loro dicono perché non volevamo entrare nelle competenze del Governo. Sai, a me pare un po' più il gioco del cerino, come a dire secondo noi va fatto ma poi vedetevela voi.
Allora, le cose serie da questo punto di vista si fanno con delle coperture, quindi, noi stiamo già lavorando sulla Legge di Bilancio. Io posso annunciarvi da ora che la Legge di Bilancio che noi presenteremo segue il filone della precedente, cioè lavoro-redditi, che è quello che abbiamo già fatto con tutti i provvedimenti principali della precedente, a partire dall'estensione della platea di chi beneficiava del bonus per il gas e la luce, fino ad arrivare ai primi segnali che abbiamo dato sui premi di produttività, adesso con l'abbattimento del cuneo contributivo.
Andiamo lì sulla Legge di Bilancio, ma chiaramente qualsiasi cosa che voglia essere vagamente seria deve avere una copertura e allora è bene arrivare per tempo prima della Legge di Bilancio a fare questo lavoro. Questa è la ragione per la quale ho voluto fare questo incontro adesso per avere una disponibilità ma comunque per cominciare a fare un lavoro che possa arrivare in tempo con le eventuali coperture che dovessero servire.
Grazie mille.

 

 

 

Rivolgo un saluto molto cordiale alle lavoratrici e ai lavoratori presenti, al Ministro del Lavoro, alle altre autorità presenti, ai tanti Sindaci che vedo, agli imprenditori, agli operatori di questo distretto di straordinaria eccellenza.

Celebriamo il valore della giornata del 1° maggio con necessario anticipo, nel cuore del distretto della Meccatronica, qui a Reggio Emilia.

Dopo l’anno scorso, a Udine, anticipiamo anche questa volta la celebrazione della Festa del Lavoro in un luogo di lavoro che guarda all’innovazione.

Una realtà che ribadisce il valore costituzionale del lavoro e che sottolinea, al contempo, come esso si confermi il motore della crescita e della coesione sociale della Repubblica.

È il lavoro che ci mette di fronte alle sfide nuove, alle necessità e a bisogni emergenti, per chiederci come rilanciare il nostro Paese in Europa e nel mondo.

Il lavoro è stato lo strumento che ha permesso e favorito la mobilità sociale.

È stato ed è misura del contributo ai doveri inderogabili di solidarietà tracciati dalla Costituzione.

Il lavoro è ciò che mette ogni cittadino nella condizione di scegliere il proprio posto nella vita della comunità.

E il lavoro riguarda le persone.

Quel capitale umano che è all’origine dell’esperienza che qui, oggi, viene messa in rilievo con l’immagine della fabbrica come “cantiere permanente” evocata dalla Presidente Anceschi.

Un cantiere in cui, ogni giorno, si guarda avanti, non accontentandosi della difesa, del galleggiamento, di una visione di mera conservazione del tessuto industriale esistente.

Certo, serve, come è stato osservato, un eco-sistema adeguato, che permetta alle imprese di generare valore e occupazione, di far crescere la produttività attraverso i necessari investimenti.

Di creare, come qui è avvenuto, filiere produttive accompagnate da dialogo sociale e da rapporto costruttivo con le istituzioni.

Il riferimento al Patto del Lavoro sottoscritto fra Regione Emilia-Romagna, forze sociali e istituzioni, le Università, viene alla mente immediatamente, con la varietà delle iniziative che ne sono derivate.

Il confronto con l’integrazione del mercato in Europa e poi globale, con i risultati di crescita a doppia cifra dell’export - confermato anche nei momenti più avversi della congiuntura dopo la folle guerra scatenata dalla Federazione Russa in Ucraina - e nonostante l’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime, ribadisce il valore del modello dei distretti industriali presenti nel nostro Paese.

È ulteriormente incoraggiante, sul piano generale, la crescita del PIL oltre le previsioni.

Il distretto come esso stesso catena di valore.

Fabbrica, a un tempo, diffusa e integrata, alla prova, ormai - e non a caso siamo sul terreno della meccatronica - della gestione della governance dei dati, come ci ha ricordato il presidente Rocchi e, alla prova, inevitabilmente, dell’intelligenza artificiale, con i benefici e le incognite che ne scaturiscono.

Tutto questo nella consapevolezza che ne deriva una trasformazione del lavoro e che dà origine contemporaneamente - come risultante del dialogo fra le parti sociali - a nuovi diritti, come quello, richiamato, di un vero e proprio diritto soggettivo alla formazione in capo al lavoratore, per difendere l’occupazione.

Si affaccia un nuovo mondo del lavoro e si affianca a quello esistente e dobbiamo saper inverare i principi costituzionali nei nuovi modelli produttivi con eguale saldezza.

Ci troviamo – ripeto - in un ambito territoriale di eccellenza della nostra industria, che ha già saputo porsi, ad esempio, il tema della industrializzazione della nuova mobilità e dei processi che dovranno caratterizzarla, senza complessi di inferiorità rispetto ad aree di altri Paesi.

Una grande capacità di innovazione resa possibile dalla passione degli imprenditori, dal contributo dei lavoratori alla vita e agli obiettivi dell’impresa, al rapporto con il mondo della ricerca.

Se siamo usciti a testa alta dalla pandemia, e dalle più pesanti conseguenze sociali dovute al prolungato rallentamento delle attività, lo dobbiamo anche alla forza della nostra industria manifatturiera e, dentro di essa, alle aziende più innovative protese sui mercati internazionali.

Esempio di quanto la fiducia e la determinazione possono permettere di raggiungere.

E l’immagine del cantiere riporta al Cantiere Italia, al cantiere del PNRR, con la ineguagliabile opportunità che offre per ridurre e colmare ritardi strutturali, per sostenere strategie di crescita e per favorire, con l’innovazione, più diffuse opportunità.

Opportunità che interpellano il sistema delle imprese per mettere a terra le diverse iniziative.

La memoria riporta ad altri momenti significativi del dibattito per trasformare l’economia italiana e per puntare alla piena occupazione.

Dal Piano del lavoro proposto dalla Cgil di Di Vittorio nel 1949 alla proposta di Schema di sviluppo dell’occupazione e del reddito in Italia nel 1955, voluto dal Ministro Vanoni, di cui ricorrono, quest’anno, 120 anni dalla nascita.

Quello statista aveva indicato come obiettivi da perseguire quelli della piena occupazione, della riduzione degli squilibri Nord-Sud, del risanamento del bilancio dello Stato.

Uno sforzo che partiva dalla convinzione di come il mondo del lavoro fosse la locomotiva di un Paese che vuole avanzare.

Partiva dalla consapevolezza che il lavoro costituisce indice di dignità.

Del rapporto stretto che interviene tra lavoro, coesione sociale e saldezza delle istituzioni e, dunque, della democrazia.

Lavoro, dunque, per un esercizio pieno dei diritti di cittadinanza.

Lavoro come antidoto, come strumento efficace per combattere in modo proficuo discriminazioni e illegalità diffuse.

Il lavoro è parametro che permette di misurare l’effettivo livello di parità, sul terreno della occupazione e dei salari, tra donne e uomini. Al fine di verificare il rispetto di quanto disposto dall’art. 37 della nostra Costituzione: “La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l’adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione”.

L’unità del Paese significa anche unità sostanziale sul piano delle opportunità di lavoro.

Significa impegno per rimuovere le disuguaglianze territoriali.

Presidiare e promuovere l’unità significa anche tutto questo.

Il lavoro è indice di dignità perché è strettamente collegato al progetto di vita di ogni persona.

E, allora, mentre talvolta affiora la tentazione di arrendersi all’idea che possa esistere il lavoro povero, la cui remunerazione non permette di condurre una esistenza decente, è necessario affermare con forza, invece, il carattere del lavoro come primo, elementare, modo costruttivo di redistribuzione del reddito prodotto.

Il Primo Maggio, che qui celebriamo per tutta Italia, è la festa quindi della dignità del lavoro.

È la festa della Repubblica fondata sul lavoro.

Il lavoro è un diritto. Luigi Einaudi – rigoroso maestro liberale di economia - in risposta all’appello di Giorgio La Pira, definito “in difesa della povera gente”, in cui indicava la lotta alla disoccupazione e lo sradicamento della miseria come impegno primario dello Stato - siamo nel 1950 - affermava che “lo Stato moderno ha come primo compito di non creare disoccupazione e miseria”, elencando i motivi che le aggravano.

Il lavoro è anche un dovere.

Ce lo ricorda l’art.4 della Costituzione: “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto”.

Per proseguire: “Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società”.

Ecco perché favorire l’ingresso nel mondo del lavoro è compito delle autorità pubbliche preposte che devono creare le condizioni affinché le imprese possano svilupparsi.

E l’intervento del Ministro del lavoro – che ringrazio - manifesta questa consapevolezza.

Ma, come noto, il richiamo ai valori fondanti della nostra società è ben più impegnativo.

La Repubblica – sappiamo - è “fondata sul lavoro”.

Abbiamo adempiuto appieno a questo precetto?

Abbiamo saputo, nei 75 anni di Costituzione repubblicana, promuovere sempre le condizioni per rendere effettivo per tutti il diritto al lavoro?

È una missione che non appartiene soltanto ad alcuni ma riguarda l’intera società.

Ancora, trovano piena applicazione l’art.36 della Costituzione: “Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”?

L’art. 37, che prima ho ricordato, per la parità tra donne e uomini nel lavoro, afferma anche che “La legge stabilisce il limite minimo di età per il lavoro salariato”. E che “La Repubblica tutela il lavoro dei minori con speciali norme e garantisce ad essi, a parità di lavoro, il diritto alla parità di retribuzione”.

Un recente rapporto ha posto in evidenza come il lavoro minorile sfruttato sia ancora una piaga presente.

Lo sfruttamento ai danni dei minori costituisce un grave furto di futuro, sottraendo questi ragazzi alla scuola e spingendoli verso la marginalità.

È un tema che riguarda anche la condizione di molti lavoratori immigrati.

Altro aspetto da porre in primo piano è quello degli infortuni sul lavoro, che distruggono vite, gettano nella disperazione famiglie, provocano danni irreversibili, con costi umani inaccettabili.

Sappiamo bene che anche le battaglie del movimento sindacale dei lavoratori hanno contribuito in modo significativo a raggiungere traguardi di progresso sociale evidenti e che l’Italia, nella sua trasformazione, ha compiuto giganteschi passi di crescita e di sviluppo.

Ma sappiamo anche che le contraddizioni tendono sovente a riprodursi, come in ogni vicenda umana.

C’è amarezza in chi constata che la piena occupazione, specie per i giovani e le donne, è di là da venire. Così come nel Mezzogiorno.

Persistono frammentazione e precarietà, condizioni di lavoro insicure, divari salariali,; si registra un costo della vita in aumento, in funzione anche delle tensioni internazionali in atto.

Stagnazione salariale e sicurezza sul lavoro, nonostante i passi compiuti, sono temi in perenne discussione.

I rappresentanti sindacali - Bigoni e Perrone - che hanno preso la parola, lo hanno dichiarato e denunciato.

A quale lavoro pensiamo?

Le imprese cercano personale qualificato e formato.

La precarietà come sistema stride con le finalità di crescita e di sviluppo.

Se le cifre sono preoccupanti e note, e denunciano in Italia un alto tasso di inattività rispetto ai parametri europei, una risposta adeguata può venire soltanto da un concreto impegno di mobilitazione collettiva che sappia valorizzare il grande patrimonio di competenze presente nel nostro Paese.

Ampliare la base del lavoro, e la sua qualità, deve essere assillo costante a ogni livello, a partire dalle istituzioni.

Naturalmente, non sarà possibile creare nuovo lavoro, sostenere le innovazioni necessarie, affrontare con coraggio e creatività la competizione dei mercati senza il protagonismo delle imprese, grandi, medie e piccole.

Senza la partecipazione dei lavoratori e dei sindacati, senza il contributo del Terzo settore, senza l’apporto del mondo delle professioni.

Il Primo maggio di quest’anno conferma i grandi valori che ispirano questa giornata di Festa per i lavoratori e per l’intera comunità nazionale.

È una giornata di impegno, perché sollecita a rendere concreta l’affermazione che la Repubblica è fondata sul lavoro, traguardo a cui tendere costantemente.

Buona festa del lavoro a chi il lavoro ce l’ha.

A chi lo crea e a chi lo difende.

Ai Cavalieri e ai Maestri del lavoro.

A quanti non hanno lavoro e lo cercano.

Ai giovani che si vanno formando.

Alle donne, nella realizzazione professionale.

Ai diversamente abili che, nel lavoro, affermano la loro dignità di persone.

A quanti hanno concluso la loro esperienza lavorativa, e hanno partecipato al progresso dell’Italia.

Auguro una giornata serena e festosa ai giovani al Concertone di piazza San Giovanni a Roma. La musica sottolinea anche la connessione di speranza tra le parole “lavoro” e “pace”.

Viva il lavoro.

Viva il Primo maggio.

Viva la Costituzione.  

 

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha incontrato al Quirinale un gruppo di bambini, ospiti di case famiglia, alcuni dei quali hanno partecipato alle iniziative sociali di Castelporziano.

Nel corso dell'incontro ai bambini è stata offerta una merenda e dei doni natalizi.

Erano presenti le responsabili delle Associazioni: Angela D'Agostino, Cooperativa Sociale Onlus Gnosis; Gaetana Lodato, Il Tetto Gruppo Appartamento Narnia; Milena De Angelis, Bice Porcu Gruppo Appartamento La Casa nel Parco; Giuseppina Catalini (Suor Maria Assunta), Eden del Fanciullo Gruppo Appartamento; Angela Maria Fravega (Suor Angela), Oasi Celestina Donati Casa Famiglia La Magnolia.

Il Consiglio dei Ministri si è riunito lunedì 31 ottobre 2022, alle ore 13.35 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giorgia Meloni. Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.

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NOMINA DEI SOTTOSEGRETARI DI STATO

Il Consiglio dei Ministri ha nominato trentanove Sottosegretari, nel rispetto dei limiti previsti dalla legislazione vigente. Dei nuovi Sottosegretari, otto assumeranno le funzioni di Viceministro, con deleghe che saranno successivamente loro attribuite a norma dell’articolo 10, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400.

Di seguito la lista dei Sottosegretari oggi nominati.

Presidenza del Consiglio

  • Giovanbattista Fazzolari (attuazione del programma di Governo)
  • Giuseppina Castiello, Matilde Siracusano (rapporti con il Parlamento)
  • Alessio Butti (innovazione tecnologica)
  • Alberto Barachini (informazione ed editoria)
  • Alessandro Morelli (coordinamento della politica economica)

Esteri e cooperazione internazionale

Edmondo Cirielli (Viceministro), Giorgio Silli, Maria Tripodi

Interno

Wanda Ferro, Nicola Molteni, Emanuele Prisco

Giustizia

Francesco Paolo Sisto (Viceministro), Andrea Delmastro Delle Vedove, Andrea Ostellari

Difesa

Matteo Perego, Isabella Rauti

Economia e finanze

Maurizio Leo (Viceministro), Lucia Albano, Federico Freni, Sandra Savino

Imprese e made in Italy

Valentino Valentini (Viceministro), Fausta Bergamotto, Massimo Bitonci

Ambiente e sicurezza energetica

Vannia Gava (Viceministro), Claudio Barbaro

Agricoltura e sovranità alimentare
Luigi D’Eramo, Patrizio Giacomo La Pietra

Infrastrutture e mobilità sostenibili

Galeazzo Bignami (Viceministro), Edoardo Rixi (Viceministro), Tullio Ferrante

Lavoro e politiche sociali

Maria Teresa Bellucci (Viceministro), Claudio Durigon

Istruzione e merito
Paola Frassinetti

Università e ricerca

Augusta Montaruli

Cultura

Lucia Borgonzoni, Gianmarco Mazzi, Vittorio Sgarbi

Salute

Marcello Gemmato

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MISURE SU BENEFICI PENITENZIARI, COVID E CONTRASTO AI RADUNI ILLEGALI

Misure urgenti in materia di divieto di concessione dei benefìci penitenziari nei confronti dei detenuti o internati che non collaborano con la giustizia, nonché in materia di entrata in vigore del decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 150, di obblighi di vaccinazione anti SARS-COV-2 e di prevenzione e contrasto dei raduni illegali (decreto-legge)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, del Ministro della giustizia Carlo Nordio e del Ministro della salute Orazio Schillaci, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti in materia di divieto di concessione dei benefìci penitenziari nei confronti dei detenuti o internati che non collaborano con la giustizia, nonché in materia di entrata in vigore del decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 150, di obblighi di vaccinazione anti SARS-COV-2 e di prevenzione e contrasto dei raduni illegali.

Giustizia

Il testo dà seguito alla sollecitazione al Parlamento contenuta nell’ordinanza n. 97 del 2021 della Corte Costituzionale in merito ai benefìci penitenziari da concedere ai detenuti per gravi reati che non collaborino con la giustizia. Si indicano requisiti stringenti per recepire i rilievi della Consulta e allo stesso tempo impedire che siano ammessi a misure premiali soggetti che possano avere ancora collegamenti con il contesto criminale di provenienza. Nel formulare il testo, si è ripresa la proposta di legge – relativa all’art. 4bis dell’ordinamento penitenziario – già approvata dalla Camera dei deputati nella scorsa legislatura.

Nel merito, il decreto prevede che, ai fini della concessione dei benefici al condannato per i reati cosiddetti ostativi, non basterà la sola buona condotta carceraria o la partecipazione al trattamento ma saranno previsti l’obbligo di risarcire i danni provocati, insieme con requisiti che consentano di escludere l’attualità di collegamenti con la criminalità organizzata o il rischio di ripristino di tali contatti, con l’esclusione pertanto di eventuali automatismi e con l’introduzione di un procedimento rafforzato di valutazione delle richieste, che prevede anche l’obbligo da parte del giudice di sorveglianza di acquisire i necessari pareri. Ai fini della liberazione condizionale, si prevede che la richiesta possa essere presentata dopo aver scontato 30 anni di pena.

Il testo interviene, inoltre, con riguardo alla riforma del processo penale e del sistema sanzionatorio e stabilisce, nel pieno rispetto della cornice del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), il rinvio dell’entrata in vigore del decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 150, fino al 30 dicembre 2022, al fine di poter perfezionare misure organizzative già avviate e adeguati supporti tecnologici.

Salute

Il testo modifica le disposizioni vigenti in materia di obbligo vaccinale, in considerazione del mutato quadro epidemiologico.
Si anticipa dal 31 dicembre al 1° novembre 2022 la scadenza dell’obbligo vaccinale per il personale esercente le professioni sanitarie, per i lavoratori impiegati in strutture residenziali, socio-assistenziali e socio-sanitarie e per il personale delle strutture che effettuano attività sanitarie e sociosanitarie.
Inoltre, con specifico riguardo alla categoria degli esercenti le professioni sanitarie, si elimina la misura della sospensione dall’esercizio della professione, al fine di contrastare la grave carenza di personale sanitario che si registra sul territorio.

Ordine pubblico

Si modificano le norme relative all’invasione di terreni o edifici, pubblici o privati, con la previsione della reclusione da 3 a 6 anni e della multa da 1.000 a 10.000 euro, se il fatto è commesso da più di 50 persone allo scopo di organizzare un raduno dal quale possa derivare un pericolo per l’ordine pubblico o la pubblica incolumità o la salute pubblica. Nel caso di condanna o applicazione della pena su richiesta delle parti, si prevede la confisca delle cose utilizzate per commettere il reato.

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NOMINE E MOVIMENTO DI PREFETTI

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, ha deliberato le nomine e il movimento di prefetti riportati in tabella.

  • dott. Bruno FRATTASI
    da Capo di Gabinetto del Ministero dell’Interno è destinato a svolgere le funzioni di Prefetto di Roma 
  • dott.ssa Maria Teresa SEMPREVIVA
    da Direttore dell’Ufficio per gli affari legislativi e relazioni parlamentari, è destinata a svolgere le funzioni di Capo di Gabinetto del Ministero dell’Interno
  • dott. Paolo FORMICOLA
    è destinato a svolgere le funzioni di Direttore dell’Ufficio per gli affari legislativi e relazioni parlamentari, cessando dalla disposizione ai sensi della legge n. 410/91 con incarico di Vice Capo di Gabinetto del Ministero dell’Interno per l’espletamento delle funzioni vicarie
  • dott. Vittorio LAPOLLA
    da Direttore dell’Ufficio per il coordinamento e la pianificazione delle Forze di polizia presso il Dipartimento della pubblica sicurezza, è collocato a disposizione ai sensi della legge n. 410/91 con incarico di Vice Capo di Gabinetto del Ministero dell’Interno per l’espletamento delle funzioni vicarie
  • dott.ssa Milena Antonella RIZZI
    è collocata fuori ruolo presso l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN), cessando dalla disposizione ai sensi della legge 30 dicembre 1991, n. 410, con incarico di dirigere la struttura di missione di cui all’art. 30, comma 1, del decreto-legge n. 189/2016 convertito in legge n. 229/2016 recante “Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici del 2016”
  • dott. Michele DI BARI
    è collocato a disposizione ai sensi della legge 30 dicembre 1991, n. 410, con incarico di dirigere la struttura di missione di cui all’art. 30, comma 1, del decreto-legge n. 189/2016 convertito in legge n. 229/2016 recante “Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici del 2016”, cessando dalla disposizione con incarico ai sensi dell’articolo 237 del D.P.R. 10 gennaio 1957, n. 3
  • dott. Franco GABRIELLI
    è collocato a disposizione con incarico ai sensi dell’art. 237 del D.P.R. 10 gennaio 1957, n. 3

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Il Consiglio dei Ministri è terminato alle ore 15.05.

Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Sua Maestà la Regina Elisabetta II. 

La Regina Elisabetta è stata protagonista assoluta della storia mondiale degli ultimi settant’anni. Ha rappresentato il Regno Unito e il Commonwealth con equilibrio, saggezza, rispetto delle istituzioni e della democrazia. È stata il simbolo più amato del suo Paese e ha raccolto rispetto, affetto, simpatia ovunque nel mondo. Ha garantito stabilità nei momenti di crisi e ha saputo tener vivo il valore della tradizione in una società in costante e profonda evoluzione.

Il suo spirito di servizio, la sua dedizione al Regno Unito e al Commonwealth, la profonda dignità con cui ha ricoperto la sua carica per un periodo così lungo sono state una fonte incessante di ammirazione per generazioni. Alla Famiglia Reale, ai Governi e a tutti i cittadini del Regno Unito e dei Paesi del Commonwealth, le più sentite condoglianze.

 

 

Il Consiglio dei Ministri si è riunito mercoledì 22 giugno 2022, alle ore 16.25 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Mario Draghi. Segretario il Sottosegretario alla Presidenza Roberto Garofoli.

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MISURE IN MATERIA DI ENERGIA ELETTRICA E GAS

Misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale per il terzo trimestre 2022 e per garantire la liquidità delle imprese che effettuano stoccaggio di gas naturale (decreto-legge)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi, del Ministro dell’economia e delle finanze Daniele Franco e del Ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale per il terzo trimestre 2022 e per garantire la liquidità delle imprese che effettuano stoccaggio di gas naturale.

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CODICE DELLA RICOSTRUZIONE

Delega al governo per l’adozione del codice della ricostruzione (disegno di legge – esame definitivo)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi, ha approvato, in esame definitivo, un disegno di legge che prevede la delega al Governo per l’adozione del Codice della ricostruzione.

Il testo è stato modificato tenendo conto delle richieste delle Regioni e delle Province autonome e dei Comuni e ha ottenuto il parere favorevole della Conferenza unificata.

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ATTUAZIONE DI NORME EUROPEE

Il Consiglio dei Ministri ha approvato, in esame definitivo, due decreti legislativi di attuazione di altrettante direttive europee. Di seguito i decreti approvati, con l’indicazione dei proponenti.

  • Attuazione della direttiva (UE) 2019/1152 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 giugno 2019, relativa a condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili nell'Unione europea (Presidenza – Ministro del lavoro e delle politiche sociali)
  •  Attuazione della direttiva (UE) 2019/1158 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 giugno 2019, relativa all'equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori e i prestatori di assistenza e che abroga la direttiva 2010/18/UE del Consiglio (Presidenza – Ministro del lavoro e delle politiche sociali – Ministro per le pari opportunità e la famiglia)

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RIORGANIZZAZIONE DEI MINISTERI

Il Consiglio dei Ministri, su proposta dei Ministri rispettivamente competenti, ha approvato tre regolamenti, da adottarsi mediante altrettanti decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, relativi alla modifica dei regolamenti di organizzazione di tre Ministeri con portafoglio. Di seguito l’indicazione dettagliata dei regolamenti approvati.

  1. Modifiche al regolamento di riorganizzazione del Ministero della giustizia di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 15 giugno 2015, n. 84, relativamente agli uffici centrali e articolazioni territoriali della Direzione generale dell’esecuzione penale esterna e di messa alla prova del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità
  2. Modifiche al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 26 giugno 2019, n. 103, concernente il regolamento di organizzazione del Ministero dell'economia e delle finanze
  3. Modifiche al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 29 luglio 2021, n. 128 recante regolamento di organizzazione del Ministero della transizione ecologica, ai sensi dell’art. 17, comma 1-ter, del decreto-legge del 27 gennaio 2022, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2022, n.25

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DELIBERAZIONI DI PROTEZIONE CIVILE

Il Consiglio dei Ministri, si proposta del Presidente Mario Draghi, ha deliberato la proroga, per 12 mesi, dello stato di emergenza già deliberato in conseguenza degli eventi metereologici verificatisi nei giorni dal 4 al 12 dicembre 2020 nel territorio delle province di Udine, di Pordenone e dei comuni di Trieste e di Muggia, in provincia di Trieste.

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DELIBERAZIONI A NORMA DEL TESTO UNICO DEGLI ENTI LOCALI

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, al fine di consentire il completamento dell’azione di recupero e risanamento degli enti, ai sensi dell’articolo 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, ha deliberato la proroga, per sei mesi, dello scioglimento dei consigli comunali di Guardavalle (CZ) e Carovigno (Brindisi), e dell’affidamento della gestione dei due comuni alle rispettive Commissioni straordinarie.

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PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA CULTURA

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della cultura Dario Franceschini, ha deliberato il conferimento del titolo di “Capitale italiana della cultura” per l’anno 2024 alla città di Pesaro, ai sensi dell’articolo 7, comma 3-quater, del decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83. La proposta del Ministro si basa sul giudizio espresso dalla giuria, appositamente istituita, composta da sette esperti indipendenti di chiara fama nel settore della cultura, delle arti, della valorizzazione territoriale e turistica.

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NOMINE

Il Consiglio dei Ministri ha deliberato:

  • su proposta del Presidente Mario Draghi, vista la designazione ricevuta dalla Confederazione generale italiana del lavoro (CGIL), ha deliberato la nomina della dott.ssa Rossana Dettori a componente del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, in rappresentanza della categoria “lavoratori dipendenti”, in sostituzione del dott. Luciano Silvestri, dimissionario;
  • su proposta del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, la nomina a dirigente generale di pubblica sicurezza dei dirigenti superiori della Polizia di Stato Stanislao Schimera, Antonino Messineo, Pietro Ostuni e Tiziana Terribile;
  • su proposta del Ministro della giustizia Marta Cartabia, la nomina a Dirigente generale penitenziario del dirigente dei ruoli dirigenziali dell’amministrazione penitenziaria dott. Domenico Giuseppe Arena.

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LEGGI REGIONALI

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini, ha esaminato nove leggi delle regioni e delle province autonome e ha quindi deliberato di impugnare: la legge della provincia autonoma di Trento n. 4 del 02/05/2022, recante “Misure per la promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo delle fonti rinnovabili previsti dal decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199 (Attuazione della direttiva (UE) 2018/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 dicembre 2018, sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili), e modifiche di disposizioni connesse”, in quanto talune disposizioni, eccedendo dalle competenze riconosciute alla Provincia autonoma di Trento dallo Statuto speciale di autonomia, si pongono in contrasto con la normativa statale ed europea in materia di energia, in contrasto con l’articolo 117, primo e terzo comma, della Costituzione, violando altresì l’articolo 117, secondo comma, lettera s) della Costituzione che affida allo Stato la competenza esclusiva in materia di tutela dei beni culturali e del paesaggio e il medesimo articolo 117, secondo comma, lettera m) della Costituzione in materia di livelli essenziali delle prestazioni..

Inoltre, il Consiglio dei Ministri ha deliberato di non impugnare: la legge statutaria della provincia autonoma di Bolzano pubblicazione di leggi ai fini della richiesta di referendum BUR n. 21 del 26/05/2022 “Modifiche della legge provinciale 8 febbraio 2010, n. 4, “Istituzione e disciplina del consiglio dei comuni””; la legge della Regione Piemonte n. 5 del 29/04/2022 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale di previsione 2022-2024 (Legge di stabilità regionale 2022)”; la legge della Regione Piemonte n. 6 del 29/04/2022 “Bilancio di previsione finanziario 2022-2024”; la legge della Regione Toscana n. 12 del 26/04/2022 “Disposizioni di semplificazione in materia di governo del territorio finalizzate all’attuazione delle misure previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) o dal Piano nazionale degli investimenti complementari (PNC)”; la legge della Regione Valle Aosta n. 3 del 28/04/2022 “Legge di manutenzione dell’ordinamento regionale per l’anno 2022 e disposizioni urgenti”; la legge della Regione Marche n. 8 del 27/04/2022 “Tutela e valorizzazione del cavallo del Catria”; la legge della Regione Marche n. 9 del 27/04/2022 “Promozione e disciplina degli Ecomusei”; la legge della Regione Calabria n. 11 del 06/05/2022 “Modifiche alla legge regionale 25 giugno 2019, n. 29 (storicizzazione risorse del precariato storico)”; la legge della Regione Calabria n. 12 del 06/05/2022 “Modifiche alle leggi regionali 1/2022, 32/2021, 9/1996, 6/2022, 15/2007, 36/1986 e 31/2002”; la legge della Regione Calabria n. 13 del 06/05/2022 “Strutture residenziali per minori e giovani adulti sottoposti a procedimento penale ovvero in esecuzione di pena”; la legge della Regione Calabria n. 14 del 06/05/2022 “Modifiche alla legge regionale 26 maggio 2021, n. 14 (misure urgenti in materia di concessioni per attività di acquacoltura)”; la legge della Regione Toscana n. 13 del 29/04/2022 “Disposizioni finalizzate a favorire lo sviluppo della mobilità ciclistica. Modifiche alle leggi regionali 27/2012, 65/2014, 77/2017 e 55/2021”; la legge della Regione Friuli Venezia Giulia n. 6 del 06/05/2022 “Riconoscenza alla solidarietà e al sacrificio degli Alpini

 

Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 84

22 Giugno 2022

Il Consiglio dei Ministri si è riunito mercoledì 22 giugno 2022, alle ore 16.25 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Mario Draghi. Segretario il Sottosegretario alla Presidenza Roberto Garofoli.

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MISURE IN MATERIA DI ENERGIA ELETTRICA E GAS

Misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale per il terzo trimestre 2022 e per garantire la liquidità delle imprese che effettuano stoccaggio di gas naturale (decreto-legge)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi, del Ministro dell’economia e delle finanze Daniele Franco e del Ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale per il terzo trimestre 2022 e per garantire la liquidità delle imprese che effettuano stoccaggio di gas naturale.

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CODICE DELLA RICOSTRUZIONE

Delega al governo per l’adozione del codice della ricostruzione (disegno di legge – esame definitivo)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi, ha approvato, in esame definitivo, un disegno di legge che prevede la delega al Governo per l’adozione del Codice della ricostruzione.

Il testo è stato modificato tenendo conto delle richieste delle Regioni e delle Province autonome e dei Comuni e ha ottenuto il parere favorevole della Conferenza unificata.

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ATTUAZIONE DI NORME EUROPEE

Il Consiglio dei Ministri ha approvato, in esame definitivo, due decreti legislativi di attuazione di altrettante direttive europee. Di seguito i decreti approvati, con l’indicazione dei proponenti.

  • Attuazione della direttiva (UE) 2019/1152 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 giugno 2019, relativa a condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili nell'Unione europea (Presidenza – Ministro del lavoro e delle politiche sociali)
  •  Attuazione della direttiva (UE) 2019/1158 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 giugno 2019, relativa all'equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori e i prestatori di assistenza e che abroga la direttiva 2010/18/UE del Consiglio (Presidenza – Ministro del lavoro e delle politiche sociali – Ministro per le pari opportunità e la famiglia)

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RIORGANIZZAZIONE DEI MINISTERI

Il Consiglio dei Ministri, su proposta dei Ministri rispettivamente competenti, ha approvato tre regolamenti, da adottarsi mediante altrettanti decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, relativi alla modifica dei regolamenti di organizzazione di tre Ministeri con portafoglio. Di seguito l’indicazione dettagliata dei regolamenti approvati.

  1. Modifiche al regolamento di riorganizzazione del Ministero della giustizia di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 15 giugno 2015, n. 84, relativamente agli uffici centrali e articolazioni territoriali della Direzione generale dell’esecuzione penale esterna e di messa alla prova del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità
  2. Modifiche al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 26 giugno 2019, n. 103, concernente il regolamento di organizzazione del Ministero dell'economia e delle finanze
  3. Modifiche al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 29 luglio 2021, n. 128 recante regolamento di organizzazione del Ministero della transizione ecologica, ai sensi dell’art. 17, comma 1-ter, del decreto-legge del 27 gennaio 2022, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2022, n.25

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DELIBERAZIONI DI PROTEZIONE CIVILE

Il Consiglio dei Ministri, si proposta del Presidente Mario Draghi, ha deliberato la proroga, per 12 mesi, dello stato di emergenza già deliberato in conseguenza degli eventi metereologici verificatisi nei giorni dal 4 al 12 dicembre 2020 nel territorio delle province di Udine, di Pordenone e dei comuni di Trieste e di Muggia, in provincia di Trieste.

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DELIBERAZIONI A NORMA DEL TESTO UNICO DEGLI ENTI LOCALI

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, al fine di consentire il completamento dell’azione di recupero e risanamento degli enti, ai sensi dell’articolo 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, ha deliberato la proroga, per sei mesi, dello scioglimento dei consigli comunali di Guardavalle (CZ) e Carovigno (Brindisi), e dell’affidamento della gestione dei due comuni alle rispettive Commissioni straordinarie.

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PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA CULTURA

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della cultura Dario Franceschini, ha deliberato il conferimento del titolo di “Capitale italiana della cultura” per l’anno 2024 alla città di Pesaro, ai sensi dell’articolo 7, comma 3-quater, del decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83. La proposta del Ministro si basa sul giudizio espresso dalla giuria, appositamente istituita, composta da sette esperti indipendenti di chiara fama nel settore della cultura, delle arti, della valorizzazione territoriale e turistica.

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NOMINE

Il Consiglio dei Ministri ha deliberato:

  • su proposta del Presidente Mario Draghi, vista la designazione ricevuta dalla Confederazione generale italiana del lavoro (CGIL), ha deliberato la nomina della dott.ssa Rossana Dettori a componente del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, in rappresentanza della categoria “lavoratori dipendenti”, in sostituzione del dott. Luciano Silvestri, dimissionario;
  • su proposta del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, la nomina a dirigente generale di pubblica sicurezza dei dirigenti superiori della Polizia di Stato Stanislao Schimera, Antonino Messineo, Pietro Ostuni e Tiziana Terribile;
  • su proposta del Ministro della giustizia Marta Cartabia, la nomina a Dirigente generale penitenziario del dirigente dei ruoli dirigenziali dell’amministrazione penitenziaria dott. Domenico Giuseppe Arena.

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LEGGI REGIONALI

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini, ha esaminato nove leggi delle regioni e delle province autonome e ha quindi deliberato di impugnare: la legge della provincia autonoma di Trento n. 4 del 02/05/2022, recante “Misure per la promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo delle fonti rinnovabili previsti dal decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199 (Attuazione della direttiva (UE) 2018/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 dicembre 2018, sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili), e modifiche di disposizioni connesse”, in quanto talune disposizioni, eccedendo dalle competenze riconosciute alla Provincia autonoma di Trento dallo Statuto speciale di autonomia, si pongono in contrasto con la normativa statale ed europea in materia di energia, in contrasto con l’articolo 117, primo e terzo comma, della Costituzione, violando altresì l’articolo 117, secondo comma, lettera s) della Costituzione che affida allo Stato la competenza esclusiva in materia di tutela dei beni culturali e del paesaggio e il medesimo articolo 117, secondo comma, lettera m) della Costituzione in materia di livelli essenziali delle prestazioni..

Inoltre, il Consiglio dei Ministri ha deliberato di non impugnare: la legge statutaria della provincia autonoma di Bolzano pubblicazione di leggi ai fini della richiesta di referendum BUR n. 21 del 26/05/2022 “Modifiche della legge provinciale 8 febbraio 2010, n. 4, “Istituzione e disciplina del consiglio dei comuni””; la legge della Regione Piemonte n. 5 del 29/04/2022 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale di previsione 2022-2024 (Legge di stabilità regionale 2022)”; la legge della Regione Piemonte n. 6 del 29/04/2022 “Bilancio di previsione finanziario 2022-2024”; la legge della Regione Toscana n. 12 del 26/04/2022 “Disposizioni di semplificazione in materia di governo del territorio finalizzate all’attuazione delle misure previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) o dal Piano nazionale degli investimenti complementari (PNC)”; la legge della Regione Valle Aosta n. 3 del 28/04/2022 “Legge di manutenzione dell’ordinamento regionale per l’anno 2022 e disposizioni urgenti”; la legge della Regione Marche n. 8 del 27/04/2022 “Tutela e valorizzazione del cavallo del Catria”; la legge della Regione Marche n. 9 del 27/04/2022 “Promozione e disciplina degli Ecomusei”; la legge della Regione Calabria n. 11 del 06/05/2022 “Modifiche alla legge regionale 25 giugno 2019, n. 29 (storicizzazione risorse del precariato storico)”; la legge della Regione Calabria n. 12 del 06/05/2022 “Modifiche alle leggi regionali 1/2022, 32/2021, 9/1996, 6/2022, 15/2007, 36/1986 e 31/2002”; la legge della Regione Calabria n. 13 del 06/05/2022 “Strutture residenziali per minori e giovani adulti sottoposti a procedimento penale ovvero in esecuzione di pena”; la legge della Regione Calabria n. 14 del 06/05/2022 “Modifiche alla legge regionale 26 maggio 2021, n. 14 (misure urgenti in materia di concessioni per attività di acquacoltura)”; la legge della Regione Toscana n. 13 del 29/04/2022 “Disposizioni finalizzate a favorire lo sviluppo della mobilità ciclistica. Modifiche alle leggi regionali 27/2012, 65/2014, 77/2017 e 55/2021”; la legge della Regione Friuli Venezia Giulia n. 6 del 06/05/2022 “Riconoscenza alla solidarietà e al sacrificio degli Alpini

 

Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 84

22 Giugno 2022

Il Consiglio dei Ministri si è riunito mercoledì 22 giugno 2022, alle ore 16.25 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Mario Draghi. Segretario il Sottosegretario alla Presidenza Roberto Garofoli.

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MISURE IN MATERIA DI ENERGIA ELETTRICA E GAS

Misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale per il terzo trimestre 2022 e per garantire la liquidità delle imprese che effettuano stoccaggio di gas naturale (decreto-legge)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi, del Ministro dell’economia e delle finanze Daniele Franco e del Ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale per il terzo trimestre 2022 e per garantire la liquidità delle imprese che effettuano stoccaggio di gas naturale.

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CODICE DELLA RICOSTRUZIONE

Delega al governo per l’adozione del codice della ricostruzione (disegno di legge – esame definitivo)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi, ha approvato, in esame definitivo, un disegno di legge che prevede la delega al Governo per l’adozione del Codice della ricostruzione.

Il testo è stato modificato tenendo conto delle richieste delle Regioni e delle Province autonome e dei Comuni e ha ottenuto il parere favorevole della Conferenza unificata.

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ATTUAZIONE DI NORME EUROPEE

Il Consiglio dei Ministri ha approvato, in esame definitivo, due decreti legislativi di attuazione di altrettante direttive europee. Di seguito i decreti approvati, con l’indicazione dei proponenti.

  • Attuazione della direttiva (UE) 2019/1152 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 giugno 2019, relativa a condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili nell'Unione europea (Presidenza – Ministro del lavoro e delle politiche sociali)
  •  Attuazione della direttiva (UE) 2019/1158 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 giugno 2019, relativa all'equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori e i prestatori di assistenza e che abroga la direttiva 2010/18/UE del Consiglio (Presidenza – Ministro del lavoro e delle politiche sociali – Ministro per le pari opportunità e la famiglia)

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RIORGANIZZAZIONE DEI MINISTERI

Il Consiglio dei Ministri, su proposta dei Ministri rispettivamente competenti, ha approvato tre regolamenti, da adottarsi mediante altrettanti decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, relativi alla modifica dei regolamenti di organizzazione di tre Ministeri con portafoglio. Di seguito l’indicazione dettagliata dei regolamenti approvati.

  1. Modifiche al regolamento di riorganizzazione del Ministero della giustizia di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 15 giugno 2015, n. 84, relativamente agli uffici centrali e articolazioni territoriali della Direzione generale dell’esecuzione penale esterna e di messa alla prova del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità
  2. Modifiche al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 26 giugno 2019, n. 103, concernente il regolamento di organizzazione del Ministero dell'economia e delle finanze
  3. Modifiche al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 29 luglio 2021, n. 128 recante regolamento di organizzazione del Ministero della transizione ecologica, ai sensi dell’art. 17, comma 1-ter, del decreto-legge del 27 gennaio 2022, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2022, n.25

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DELIBERAZIONI DI PROTEZIONE CIVILE

Il Consiglio dei Ministri, si proposta del Presidente Mario Draghi, ha deliberato la proroga, per 12 mesi, dello stato di emergenza già deliberato in conseguenza degli eventi metereologici verificatisi nei giorni dal 4 al 12 dicembre 2020 nel territorio delle province di Udine, di Pordenone e dei comuni di Trieste e di Muggia, in provincia di Trieste.

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DELIBERAZIONI A NORMA DEL TESTO UNICO DEGLI ENTI LOCALI

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, al fine di consentire il completamento dell’azione di recupero e risanamento degli enti, ai sensi dell’articolo 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, ha deliberato la proroga, per sei mesi, dello scioglimento dei consigli comunali di Guardavalle (CZ) e Carovigno (Brindisi), e dell’affidamento della gestione dei due comuni alle rispettive Commissioni straordinarie.

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PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA CULTURA

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della cultura Dario Franceschini, ha deliberato il conferimento del titolo di “Capitale italiana della cultura” per l’anno 2024 alla città di Pesaro, ai sensi dell’articolo 7, comma 3-quater, del decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83. La proposta del Ministro si basa sul giudizio espresso dalla giuria, appositamente istituita, composta da sette esperti indipendenti di chiara fama nel settore della cultura, delle arti, della valorizzazione territoriale e turistica.

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NOMINE

Il Consiglio dei Ministri ha deliberato:

  • su proposta del Presidente Mario Draghi, vista la designazione ricevuta dalla Confederazione generale italiana del lavoro (CGIL), ha deliberato la nomina della dott.ssa Rossana Dettori a componente del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, in rappresentanza della categoria “lavoratori dipendenti”, in sostituzione del dott. Luciano Silvestri, dimissionario;
  • su proposta del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, la nomina a dirigente generale di pubblica sicurezza dei dirigenti superiori della Polizia di Stato Stanislao Schimera, Antonino Messineo, Pietro Ostuni e Tiziana Terribile;
  • su proposta del Ministro della giustizia Marta Cartabia, la nomina a Dirigente generale penitenziario del dirigente dei ruoli dirigenziali dell’amministrazione penitenziaria dott. Domenico Giuseppe Arena.

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LEGGI REGIONALI

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini, ha esaminato nove leggi delle regioni e delle province autonome e ha quindi deliberato di impugnare: la legge della provincia autonoma di Trento n. 4 del 02/05/2022, recante “Misure per la promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo delle fonti rinnovabili previsti dal decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199 (Attuazione della direttiva (UE) 2018/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 dicembre 2018, sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili), e modifiche di disposizioni connesse”, in quanto talune disposizioni, eccedendo dalle competenze riconosciute alla Provincia autonoma di Trento dallo Statuto speciale di autonomia, si pongono in contrasto con la normativa statale ed europea in materia di energia, in contrasto con l’articolo 117, primo e terzo comma, della Costituzione, violando altresì l’articolo 117, secondo comma, lettera s) della Costituzione che affida allo Stato la competenza esclusiva in materia di tutela dei beni culturali e del paesaggio e il medesimo articolo 117, secondo comma, lettera m) della Costituzione in materia di livelli essenziali delle prestazioni..

Inoltre, il Consiglio dei Ministri ha deliberato di non impugnare: la legge statutaria della provincia autonoma di Bolzano pubblicazione di leggi ai fini della richiesta di referendum BUR n. 21 del 26/05/2022 “Modifiche della legge provinciale 8 febbraio 2010, n. 4, “Istituzione e disciplina del consiglio dei comuni””; la legge della Regione Piemonte n. 5 del 29/04/2022 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale di previsione 2022-2024 (Legge di stabilità regionale 2022)”; la legge della Regione Piemonte n. 6 del 29/04/2022 “Bilancio di previsione finanziario 2022-2024”; la legge della Regione Toscana n. 12 del 26/04/2022 “Disposizioni di semplificazione in materia di governo del territorio finalizzate all’attuazione delle misure previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) o dal Piano nazionale degli investimenti complementari (PNC)”; la legge della Regione Valle Aosta n. 3 del 28/04/2022 “Legge di manutenzione dell’ordinamento regionale per l’anno 2022 e disposizioni urgenti”; la legge della Regione Marche n. 8 del 27/04/2022 “Tutela e valorizzazione del cavallo del Catria”; la legge della Regione Marche n. 9 del 27/04/2022 “Promozione e disciplina degli Ecomusei”; la legge della Regione Calabria n. 11 del 06/05/2022 “Modifiche alla legge regionale 25 giugno 2019, n. 29 (storicizzazione risorse del precariato storico)”; la legge della Regione Calabria n. 12 del 06/05/2022 “Modifiche alle leggi regionali 1/2022, 32/2021, 9/1996, 6/2022, 15/2007, 36/1986 e 31/2002”; la legge della Regione Calabria n. 13 del 06/05/2022 “Strutture residenziali per minori e giovani adulti sottoposti a procedimento penale ovvero in esecuzione di pena”; la legge della Regione Calabria n. 14 del 06/05/2022 “Modifiche alla legge regionale 26 maggio 2021, n. 14 (misure urgenti in materia di concessioni per attività di acquacoltura)”; la legge della Regione Toscana n. 13 del 29/04/2022 “Disposizioni finalizzate a favorire lo sviluppo della mobilità ciclistica. Modifiche alle leggi regionali 27/2012, 65/2014, 77/2017 e 55/2021”; la legge della Regione Friuli Venezia Giulia n. 6 del 06/05/2022 “Riconoscenza alla solidarietà e al sacrificio degli Alpini

 

Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 84

22 Giugno 2022

Il Consiglio dei Ministri si è riunito mercoledì 22 giugno 2022, alle ore 16.25 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Mario Draghi. Segretario il Sottosegretario alla Presidenza Roberto Garofoli.

*****

MISURE IN MATERIA DI ENERGIA ELETTRICA E GAS

Misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale per il terzo trimestre 2022 e per garantire la liquidità delle imprese che effettuano stoccaggio di gas naturale (decreto-legge)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi, del Ministro dell’economia e delle finanze Daniele Franco e del Ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale per il terzo trimestre 2022 e per garantire la liquidità delle imprese che effettuano stoccaggio di gas naturale.

*****

CODICE DELLA RICOSTRUZIONE

Delega al governo per l’adozione del codice della ricostruzione (disegno di legge – esame definitivo)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi, ha approvato, in esame definitivo, un disegno di legge che prevede la delega al Governo per l’adozione del Codice della ricostruzione.

Il testo è stato modificato tenendo conto delle richieste delle Regioni e delle Province autonome e dei Comuni e ha ottenuto il parere favorevole della Conferenza unificata.

*****

ATTUAZIONE DI NORME EUROPEE

Il Consiglio dei Ministri ha approvato, in esame definitivo, due decreti legislativi di attuazione di altrettante direttive europee. Di seguito i decreti approvati, con l’indicazione dei proponenti.

  • Attuazione della direttiva (UE) 2019/1152 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 giugno 2019, relativa a condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili nell'Unione europea (Presidenza – Ministro del lavoro e delle politiche sociali)
  •  Attuazione della direttiva (UE) 2019/1158 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 giugno 2019, relativa all'equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori e i prestatori di assistenza e che abroga la direttiva 2010/18/UE del Consiglio (Presidenza – Ministro del lavoro e delle politiche sociali – Ministro per le pari opportunità e la famiglia)

*****

RIORGANIZZAZIONE DEI MINISTERI

Il Consiglio dei Ministri, su proposta dei Ministri rispettivamente competenti, ha approvato tre regolamenti, da adottarsi mediante altrettanti decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, relativi alla modifica dei regolamenti di organizzazione di tre Ministeri con portafoglio. Di seguito l’indicazione dettagliata dei regolamenti approvati.

  1. Modifiche al regolamento di riorganizzazione del Ministero della giustizia di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 15 giugno 2015, n. 84, relativamente agli uffici centrali e articolazioni territoriali della Direzione generale dell’esecuzione penale esterna e di messa alla prova del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità
  2. Modifiche al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 26 giugno 2019, n. 103, concernente il regolamento di organizzazione del Ministero dell'economia e delle finanze
  3. Modifiche al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 29 luglio 2021, n. 128 recante regolamento di organizzazione del Ministero della transizione ecologica, ai sensi dell’art. 17, comma 1-ter, del decreto-legge del 27 gennaio 2022, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2022, n.25

*****

DELIBERAZIONI DI PROTEZIONE CIVILE

Il Consiglio dei Ministri, si proposta del Presidente Mario Draghi, ha deliberato la proroga, per 12 mesi, dello stato di emergenza già deliberato in conseguenza degli eventi metereologici verificatisi nei giorni dal 4 al 12 dicembre 2020 nel territorio delle province di Udine, di Pordenone e dei comuni di Trieste e di Muggia, in provincia di Trieste.

*****

DELIBERAZIONI A NORMA DEL TESTO UNICO DEGLI ENTI LOCALI

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, al fine di consentire il completamento dell’azione di recupero e risanamento degli enti, ai sensi dell’articolo 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, ha deliberato la proroga, per sei mesi, dello scioglimento dei consigli comunali di Guardavalle (CZ) e Carovigno (Brindisi), e dell’affidamento della gestione dei due comuni alle rispettive Commissioni straordinarie.

*****

PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA CULTURA

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della cultura Dario Franceschini, ha deliberato il conferimento del titolo di “Capitale italiana della cultura” per l’anno 2024 alla città di Pesaro, ai sensi dell’articolo 7, comma 3-quater, del decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83. La proposta del Ministro si basa sul giudizio espresso dalla giuria, appositamente istituita, composta da sette esperti indipendenti di chiara fama nel settore della cultura, delle arti, della valorizzazione territoriale e turistica.

*****

NOMINE

Il Consiglio dei Ministri ha deliberato:

  • su proposta del Presidente Mario Draghi, vista la designazione ricevuta dalla Confederazione generale italiana del lavoro (CGIL), ha deliberato la nomina della dott.ssa Rossana Dettori a componente del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, in rappresentanza della categoria “lavoratori dipendenti”, in sostituzione del dott. Luciano Silvestri, dimissionario;
  • su proposta del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, la nomina a dirigente generale di pubblica sicurezza dei dirigenti superiori della Polizia di Stato Stanislao Schimera, Antonino Messineo, Pietro Ostuni e Tiziana Terribile;
  • su proposta del Ministro della giustizia Marta Cartabia, la nomina a Dirigente generale penitenziario del dirigente dei ruoli dirigenziali dell’amministrazione penitenziaria dott. Domenico Giuseppe Arena.

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LEGGI REGIONALI

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini, ha esaminato nove leggi delle regioni e delle province autonome e ha quindi deliberato di impugnare: la legge della provincia autonoma di Trento n. 4 del 02/05/2022, recante “Misure per la promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo delle fonti rinnovabili previsti dal decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199 (Attuazione della direttiva (UE) 2018/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 dicembre 2018, sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili), e modifiche di disposizioni connesse”, in quanto talune disposizioni, eccedendo dalle competenze riconosciute alla Provincia autonoma di Trento dallo Statuto speciale di autonomia, si pongono in contrasto con la normativa statale ed europea in materia di energia, in contrasto con l’articolo 117, primo e terzo comma, della Costituzione, violando altresì l’articolo 117, secondo comma, lettera s) della Costituzione che affida allo Stato la competenza esclusiva in materia di tutela dei beni culturali e del paesaggio e il medesimo articolo 117, secondo comma, lettera m) della Costituzione in materia di livelli essenziali delle prestazioni..

Inoltre, il Consiglio dei Ministri ha deliberato di non impugnare: la legge statutaria della provincia autonoma di Bolzano pubblicazione di leggi ai fini della richiesta di referendum BUR n. 21 del 26/05/2022 “Modifiche della legge provinciale 8 febbraio 2010, n. 4, “Istituzione e disciplina del consiglio dei comuni””; la legge della Regione Piemonte n. 5 del 29/04/2022 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale di previsione 2022-2024 (Legge di stabilità regionale 2022)”; la legge della Regione Piemonte n. 6 del 29/04/2022 “Bilancio di previsione finanziario 2022-2024”; la legge della Regione Toscana n. 12 del 26/04/2022 “Disposizioni di semplificazione in materia di governo del territorio finalizzate all’attuazione delle misure previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) o dal Piano nazionale degli investimenti complementari (PNC)”; la legge della Regione Valle Aosta n. 3 del 28/04/2022 “Legge di manutenzione dell’ordinamento regionale per l’anno 2022 e disposizioni urgenti”; la legge della Regione Marche n. 8 del 27/04/2022 “Tutela e valorizzazione del cavallo del Catria”; la legge della Regione Marche n. 9 del 27/04/2022 “Promozione e disciplina degli Ecomusei”; la legge della Regione Calabria n. 11 del 06/05/2022 “Modifiche alla legge regionale 25 giugno 2019, n. 29 (storicizzazione risorse del precariato storico)”; la legge della Regione Calabria n. 12 del 06/05/2022 “Modifiche alle leggi regionali 1/2022, 32/2021, 9/1996, 6/2022, 15/2007, 36/1986 e 31/2002”; la legge della Regione Calabria n. 13 del 06/05/2022 “Strutture residenziali per minori e giovani adulti sottoposti a procedimento penale ovvero in esecuzione di pena”; la legge della Regione Calabria n. 14 del 06/05/2022 “Modifiche alla legge regionale 26 maggio 2021, n. 14 (misure urgenti in materia di concessioni per attività di acquacoltura)”; la legge della Regione Toscana n. 13 del 29/04/2022 “Disposizioni finalizzate a favorire lo sviluppo della mobilità ciclistica. Modifiche alle leggi regionali 27/2012, 65/2014, 77/2017 e 55/2021”; la legge della Regione Friuli Venezia Giulia n. 6 del 06/05/2022 “Riconoscenza alla solidarietà e al sacrificio degli Alpini

 

Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 84

22 Giugno 2022

Il Consiglio dei Ministri si è riunito mercoledì 22 giugno 2022, alle ore 16.25 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Mario Draghi. Segretario il Sottosegretario alla Presidenza Roberto Garofoli.

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MISURE IN MATERIA DI ENERGIA ELETTRICA E GAS

Misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale per il terzo trimestre 2022 e per garantire la liquidità delle imprese che effettuano stoccaggio di gas naturale (decreto-legge)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi, del Ministro dell’economia e delle finanze Daniele Franco e del Ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale per il terzo trimestre 2022 e per garantire la liquidità delle imprese che effettuano stoccaggio di gas naturale.

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CODICE DELLA RICOSTRUZIONE

Delega al governo per l’adozione del codice della ricostruzione (disegno di legge – esame definitivo)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi, ha approvato, in esame definitivo, un disegno di legge che prevede la delega al Governo per l’adozione del Codice della ricostruzione.

Il testo è stato modificato tenendo conto delle richieste delle Regioni e delle Province autonome e dei Comuni e ha ottenuto il parere favorevole della Conferenza unificata.

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ATTUAZIONE DI NORME EUROPEE

Il Consiglio dei Ministri ha approvato, in esame definitivo, due decreti legislativi di attuazione di altrettante direttive europee. Di seguito i decreti approvati, con l’indicazione dei proponenti.

  • Attuazione della direttiva (UE) 2019/1152 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 giugno 2019, relativa a condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili nell'Unione europea (Presidenza – Ministro del lavoro e delle politiche sociali)
  •  Attuazione della direttiva (UE) 2019/1158 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 giugno 2019, relativa all'equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori e i prestatori di assistenza e che abroga la direttiva 2010/18/UE del Consiglio (Presidenza – Ministro del lavoro e delle politiche sociali – Ministro per le pari opportunità e la famiglia)

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RIORGANIZZAZIONE DEI MINISTERI

Il Consiglio dei Ministri, su proposta dei Ministri rispettivamente competenti, ha approvato tre regolamenti, da adottarsi mediante altrettanti decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, relativi alla modifica dei regolamenti di organizzazione di tre Ministeri con portafoglio. Di seguito l’indicazione dettagliata dei regolamenti approvati.

  1. Modifiche al regolamento di riorganizzazione del Ministero della giustizia di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 15 giugno 2015, n. 84, relativamente agli uffici centrali e articolazioni territoriali della Direzione generale dell’esecuzione penale esterna e di messa alla prova del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità
  2. Modifiche al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 26 giugno 2019, n. 103, concernente il regolamento di organizzazione del Ministero dell'economia e delle finanze
  3. Modifiche al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 29 luglio 2021, n. 128 recante regolamento di organizzazione del Ministero della transizione ecologica, ai sensi dell’art. 17, comma 1-ter, del decreto-legge del 27 gennaio 2022, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2022, n.25

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DELIBERAZIONI DI PROTEZIONE CIVILE

Il Consiglio dei Ministri, si proposta del Presidente Mario Draghi, ha deliberato la proroga, per 12 mesi, dello stato di emergenza già deliberato in conseguenza degli eventi metereologici verificatisi nei giorni dal 4 al 12 dicembre 2020 nel territorio delle province di Udine, di Pordenone e dei comuni di Trieste e di Muggia, in provincia di Trieste.

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DELIBERAZIONI A NORMA DEL TESTO UNICO DEGLI ENTI LOCALI

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, al fine di consentire il completamento dell’azione di recupero e risanamento degli enti, ai sensi dell’articolo 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, ha deliberato la proroga, per sei mesi, dello scioglimento dei consigli comunali di Guardavalle (CZ) e Carovigno (Brindisi), e dell’affidamento della gestione dei due comuni alle rispettive Commissioni straordinarie.

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PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA CULTURA

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della cultura Dario Franceschini, ha deliberato il conferimento del titolo di “Capitale italiana della cultura” per l’anno 2024 alla città di Pesaro, ai sensi dell’articolo 7, comma 3-quater, del decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83. La proposta del Ministro si basa sul giudizio espresso dalla giuria, appositamente istituita, composta da sette esperti indipendenti di chiara fama nel settore della cultura, delle arti, della valorizzazione territoriale e turistica.

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NOMINE

Il Consiglio dei Ministri ha deliberato:

  • su proposta del Presidente Mario Draghi, vista la designazione ricevuta dalla Confederazione generale italiana del lavoro (CGIL), ha deliberato la nomina della dott.ssa Rossana Dettori a componente del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, in rappresentanza della categoria “lavoratori dipendenti”, in sostituzione del dott. Luciano Silvestri, dimissionario;
  • su proposta del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, la nomina a dirigente generale di pubblica sicurezza dei dirigenti superiori della Polizia di Stato Stanislao Schimera, Antonino Messineo, Pietro Ostuni e Tiziana Terribile;
  • su proposta del Ministro della giustizia Marta Cartabia, la nomina a Dirigente generale penitenziario del dirigente dei ruoli dirigenziali dell’amministrazione penitenziaria dott. Domenico Giuseppe Arena.

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LEGGI REGIONALI

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini, ha esaminato nove leggi delle regioni e delle province autonome e ha quindi deliberato di impugnare: la legge della provincia autonoma di Trento n. 4 del 02/05/2022, recante “Misure per la promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo delle fonti rinnovabili previsti dal decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199 (Attuazione della direttiva (UE) 2018/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 dicembre 2018, sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili), e modifiche di disposizioni connesse”, in quanto talune disposizioni, eccedendo dalle competenze riconosciute alla Provincia autonoma di Trento dallo Statuto speciale di autonomia, si pongono in contrasto con la normativa statale ed europea in materia di energia, in contrasto con l’articolo 117, primo e terzo comma, della Costituzione, violando altresì l’articolo 117, secondo comma, lettera s) della Costituzione che affida allo Stato la competenza esclusiva in materia di tutela dei beni culturali e del paesaggio e il medesimo articolo 117, secondo comma, lettera m) della Costituzione in materia di livelli essenziali delle prestazioni..

Inoltre, il Consiglio dei Ministri ha deliberato di non impugnare: la legge statutaria della provincia autonoma di Bolzano pubblicazione di leggi ai fini della richiesta di referendum BUR n. 21 del 26/05/2022 “Modifiche della legge provinciale 8 febbraio 2010, n. 4, “Istituzione e disciplina del consiglio dei comuni””; la legge della Regione Piemonte n. 5 del 29/04/2022 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale di previsione 2022-2024 (Legge di stabilità regionale 2022)”; la legge della Regione Piemonte n. 6 del 29/04/2022 “Bilancio di previsione finanziario 2022-2024”; la legge della Regione Toscana n. 12 del 26/04/2022 “Disposizioni di semplificazione in materia di governo del territorio finalizzate all’attuazione delle misure previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) o dal Piano nazionale degli investimenti complementari (PNC)”; la legge della Regione Valle Aosta n. 3 del 28/04/2022 “Legge di manutenzione dell’ordinamento regionale per l’anno 2022 e disposizioni urgenti”; la legge della Regione Marche n. 8 del 27/04/2022 “Tutela e valorizzazione del cavallo del Catria”; la legge della Regione Marche n. 9 del 27/04/2022 “Promozione e disciplina degli Ecomusei”; la legge della Regione Calabria n. 11 del 06/05/2022 “Modifiche alla legge regionale 25 giugno 2019, n. 29 (storicizzazione risorse del precariato storico)”; la legge della Regione Calabria n. 12 del 06/05/2022 “Modifiche alle leggi regionali 1/2022, 32/2021, 9/1996, 6/2022, 15/2007, 36/1986 e 31/2002”; la legge della Regione Calabria n. 13 del 06/05/2022 “Strutture residenziali per minori e giovani adulti sottoposti a procedimento penale ovvero in esecuzione di pena”; la legge della Regione Calabria n. 14 del 06/05/2022 “Modifiche alla legge regionale 26 maggio 2021, n. 14 (misure urgenti in materia di concessioni per attività di acquacoltura)”; la legge della Regione Toscana n. 13 del 29/04/2022 “Disposizioni finalizzate a favorire lo sviluppo della mobilità ciclistica. Modifiche alle leggi regionali 27/2012, 65/2014, 77/2017 e 55/2021”; la legge della Regione Friuli Venezia Giulia n. 6 del 06/05/2022 “Riconoscenza alla solidarietà e al sacrificio degli Alpini

 

Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 84

22 Giugno 2022

Il Consiglio dei Ministri si è riunito mercoledì 22 giugno 2022, alle ore 16.25 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Mario Draghi. Segretario il Sottosegretario alla Presidenza Roberto Garofoli.

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MISURE IN MATERIA DI ENERGIA ELETTRICA E GAS

Misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale per il terzo trimestre 2022 e per garantire la liquidità delle imprese che effettuano stoccaggio di gas naturale (decreto-legge)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi, del Ministro dell’economia e delle finanze Daniele Franco e del Ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale per il terzo trimestre 2022 e per garantire la liquidità delle imprese che effettuano stoccaggio di gas naturale.

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CODICE DELLA RICOSTRUZIONE

Delega al governo per l’adozione del codice della ricostruzione (disegno di legge – esame definitivo)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi, ha approvato, in esame definitivo, un disegno di legge che prevede la delega al Governo per l’adozione del Codice della ricostruzione.

Il testo è stato modificato tenendo conto delle richieste delle Regioni e delle Province autonome e dei Comuni e ha ottenuto il parere favorevole della Conferenza unificata.

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ATTUAZIONE DI NORME EUROPEE

Il Consiglio dei Ministri ha approvato, in esame definitivo, due decreti legislativi di attuazione di altrettante direttive europee. Di seguito i decreti approvati, con l’indicazione dei proponenti.

  • Attuazione della direttiva (UE) 2019/1152 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 giugno 2019, relativa a condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili nell'Unione europea (Presidenza – Ministro del lavoro e delle politiche sociali)
  •  Attuazione della direttiva (UE) 2019/1158 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 giugno 2019, relativa all'equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori e i prestatori di assistenza e che abroga la direttiva 2010/18/UE del Consiglio (Presidenza – Ministro del lavoro e delle politiche sociali – Ministro per le pari opportunità e la famiglia)

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RIORGANIZZAZIONE DEI MINISTERI

Il Consiglio dei Ministri, su proposta dei Ministri rispettivamente competenti, ha approvato tre regolamenti, da adottarsi mediante altrettanti decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, relativi alla modifica dei regolamenti di organizzazione di tre Ministeri con portafoglio. Di seguito l’indicazione dettagliata dei regolamenti approvati.

  1. Modifiche al regolamento di riorganizzazione del Ministero della giustizia di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 15 giugno 2015, n. 84, relativamente agli uffici centrali e articolazioni territoriali della Direzione generale dell’esecuzione penale esterna e di messa alla prova del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità
  2. Modifiche al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 26 giugno 2019, n. 103, concernente il regolamento di organizzazione del Ministero dell'economia e delle finanze
  3. Modifiche al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 29 luglio 2021, n. 128 recante regolamento di organizzazione del Ministero della transizione ecologica, ai sensi dell’art. 17, comma 1-ter, del decreto-legge del 27 gennaio 2022, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2022, n.25

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DELIBERAZIONI DI PROTEZIONE CIVILE

Il Consiglio dei Ministri, si proposta del Presidente Mario Draghi, ha deliberato la proroga, per 12 mesi, dello stato di emergenza già deliberato in conseguenza degli eventi metereologici verificatisi nei giorni dal 4 al 12 dicembre 2020 nel territorio delle province di Udine, di Pordenone e dei comuni di Trieste e di Muggia, in provincia di Trieste.

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DELIBERAZIONI A NORMA DEL TESTO UNICO DEGLI ENTI LOCALI

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, al fine di consentire il completamento dell’azione di recupero e risanamento degli enti, ai sensi dell’articolo 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, ha deliberato la proroga, per sei mesi, dello scioglimento dei consigli comunali di Guardavalle (CZ) e Carovigno (Brindisi), e dell’affidamento della gestione dei due comuni alle rispettive Commissioni straordinarie.

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PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA CULTURA

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della cultura Dario Franceschini, ha deliberato il conferimento del titolo di “Capitale italiana della cultura” per l’anno 2024 alla città di Pesaro, ai sensi dell’articolo 7, comma 3-quater, del decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83. La proposta del Ministro si basa sul giudizio espresso dalla giuria, appositamente istituita, composta da sette esperti indipendenti di chiara fama nel settore della cultura, delle arti, della valorizzazione territoriale e turistica.

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NOMINE

Il Consiglio dei Ministri ha deliberato:

  • su proposta del Presidente Mario Draghi, vista la designazione ricevuta dalla Confederazione generale italiana del lavoro (CGIL), ha deliberato la nomina della dott.ssa Rossana Dettori a componente del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, in rappresentanza della categoria “lavoratori dipendenti”, in sostituzione del dott. Luciano Silvestri, dimissionario;
  • su proposta del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, la nomina a dirigente generale di pubblica sicurezza dei dirigenti superiori della Polizia di Stato Stanislao Schimera, Antonino Messineo, Pietro Ostuni e Tiziana Terribile;
  • su proposta del Ministro della giustizia Marta Cartabia, la nomina a Dirigente generale penitenziario del dirigente dei ruoli dirigenziali dell’amministrazione penitenziaria dott. Domenico Giuseppe Arena.

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LEGGI REGIONALI

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini, ha esaminato nove leggi delle regioni e delle province autonome e ha quindi deliberato di impugnare: la legge della provincia autonoma di Trento n. 4 del 02/05/2022, recante “Misure per la promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo delle fonti rinnovabili previsti dal decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199 (Attuazione della direttiva (UE) 2018/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 dicembre 2018, sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili), e modifiche di disposizioni connesse”, in quanto talune disposizioni, eccedendo dalle competenze riconosciute alla Provincia autonoma di Trento dallo Statuto speciale di autonomia, si pongono in contrasto con la normativa statale ed europea in materia di energia, in contrasto con l’articolo 117, primo e terzo comma, della Costituzione, violando altresì l’articolo 117, secondo comma, lettera s) della Costituzione che affida allo Stato la competenza esclusiva in materia di tutela dei beni culturali e del paesaggio e il medesimo articolo 117, secondo comma, lettera m) della Costituzione in materia di livelli essenziali delle prestazioni..

Inoltre, il Consiglio dei Ministri ha deliberato di non impugnare: la legge statutaria della provincia autonoma di Bolzano pubblicazione di leggi ai fini della richiesta di referendum BUR n. 21 del 26/05/2022 “Modifiche della legge provinciale 8 febbraio 2010, n. 4, “Istituzione e disciplina del consiglio dei comuni””; la legge della Regione Piemonte n. 5 del 29/04/2022 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale di previsione 2022-2024 (Legge di stabilità regionale 2022)”; la legge della Regione Piemonte n. 6 del 29/04/2022 “Bilancio di previsione finanziario 2022-2024”; la legge della Regione Toscana n. 12 del 26/04/2022 “Disposizioni di semplificazione in materia di governo del territorio finalizzate all’attuazione delle misure previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) o dal Piano nazionale degli investimenti complementari (PNC)”; la legge della Regione Valle Aosta n. 3 del 28/04/2022 “Legge di manutenzione dell’ordinamento regionale per l’anno 2022 e disposizioni urgenti”; la legge della Regione Marche n. 8 del 27/04/2022 “Tutela e valorizzazione del cavallo del Catria”; la legge della Regione Marche n. 9 del 27/04/2022 “Promozione e disciplina degli Ecomusei”; la legge della Regione Calabria n. 11 del 06/05/2022 “Modifiche alla legge regionale 25 giugno 2019, n. 29 (storicizzazione risorse del precariato storico)”; la legge della Regione Calabria n. 12 del 06/05/2022 “Modifiche alle leggi regionali 1/2022, 32/2021, 9/1996, 6/2022, 15/2007, 36/1986 e 31/2002”; la legge della Regione Calabria n. 13 del 06/05/2022 “Strutture residenziali per minori e giovani adulti sottoposti a procedimento penale ovvero in esecuzione di pena”; la legge della Regione Calabria n. 14 del 06/05/2022 “Modifiche alla legge regionale 26 maggio 2021, n. 14 (misure urgenti in materia di concessioni per attività di acquacoltura)”; la legge della Regione Toscana n. 13 del 29/04/2022 “Disposizioni finalizzate a favorire lo sviluppo della mobilità ciclistica. Modifiche alle leggi regionali 27/2012, 65/2014, 77/2017 e 55/2021”; la legge della Regione Friuli Venezia Giulia n. 6 del 06/05/2022 “Riconoscenza alla solidarietà e al sacrificio degli Alpini

 

L’Italia ha raggiunto i 51 obiettivi previsti entro l’anno dal Piano nazionale di ripresa e Resilienza: è questo l’annuncio fatto del Presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel corso della Cabina di regia sul ‘Pnrr - Italia Domani’ che si è svolta giovedì a Palazzo Chigi.

Durante la riunione la coordinatrice della Segreteria tecnica, Chiara Goretti, ha illustrato la prima Relazione al Parlamento sullo stato di attuazione del Piano, che è stata successivamente trasmessa alle Camere.

Nel frattempo sono stati firmati gli Operational Arrangements (OA) per l’Italia. Si tratta degli atti formali con i quali sono stabiliti i meccanismi di verifica periodica (validi fino al 2026) relativi al conseguimento di tutti i traguardi e gli obiettivi (Milestone e Target) necessari per il riconoscimento delle rate di rimborso semestrali delle risorse Pnrr in favore dell’Italia. 23 Dicembre 2021.

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi, del Ministro per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti, del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese e del Ministro della giustizia Marta Cartabia, ha approvato un disegno di legge che introduce disposizioni per la prevenzione e il contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle donne e della violenza domestica.

Il testo contiene un complesso di misure volte ad arricchire l’impianto delle misure di prevenzione contro tali forme di violenza e a tal fine interviene con modifiche al codice penale, al Codice di procedura penale, al Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione (decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159) e ad alcune leggi speciali. Il disegno di legge pone una particolare attenzione ai casi in cui tale fenomeno si manifesta in contesti familiari o nell'ambito di relazioni di convivenza, alla particolare vulnerabilità delle vittime, e agli specifici rischi di reiterazione e multilesività.

Ammonimento 

Il provvedimento estende l'applicabilità dell'ammonimento del Questore per violenza domestica ad ulteriori condotte che possono assumere valenza sintomatica rispetto a situazioni di pericolo per l'integrità psico-fisica delle persone, nel contesto delle relazioni familiari ed affettive. 
Si stabilisce che le pene dei reati suscettibili di ammonimento sono aumentate quando il fatto è commesso da soggetto già ammonito e si procede d'ufficio per taluni reati qualora commessi da soggetto già ammonito.

Misure di rafforzamento di obblighi informativi

Si estendono i reati per i quali scatta l'obbligo - da parte delle forze dell'ordine, dei presidi sanitari e delle istituzioni pubbliche che ricevono dalla vittima notizia dei reati considerati - di informare la vittima sui centri antiviolenza presenti sul territorio e di metterla in contatto con questi centri qualora ne faccia richiesta. 

Braccialetto elettronico

È prevista la revoca della misura cautelare e la sostituzione con la custodia cautelare in carcere in caso di manomissione dei mezzi elettronici, come il braccialetto. 
Si stabilisce che, nel disporre la misura coercitiva dell’allontanamento dalla casa familiare con le modalità di controllo mediante mezzi elettronici, il giudice preveda l’applicazione, anche congiunta, di una misura più grave qualora l’imputato neghi il consenso all’adozione delle modalità di controllo elettroniche. Stessa misura si prevede nel caso di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa stabilendo che le modalità di controllo con mezzi elettronici possono essere disposte anche al di fuori dei limiti di pena di cui all’articolo 280 c.p.p.

Misure di prevenzione personale

Il Disegno di legge interviene anche sul Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione (Decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159). In particolare estende l'applicabilità, da parte dell'Autorità giudiziaria, delle misure di prevenzione personali ai soggetti indiziati di alcuni gravi reati commessi nell'ambito dei fenomeni della violenza di genere e della violenza domestica (violenza sessuale, omicidio, deformazione dell'aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso) e ai soggetti che, già ammoniti dal Questore, risultino indiziati dei delitti di percosse, lesioni, violenza privata, minacce aggravate, violazione di domicilio e danneggiamento, commessi nell'ambito di violenza domestica.

Fermo

Viene introdotta un'ulteriore ipotesi di fermo disposto dal pubblico ministero, con decreto motivato, nei confronti della persona gravemente indiziata di maltrattamenti contro i familiari, lesioni personali e stalking.

Comunicazione immediata in caso di scarcerazione

Il testo prevede che i provvedimenti di scarcerazione e di cessazione della misura di sicurezza detentiva “emessi nei confronti dell’imputato in stato di custodia cautelare o del condannato o dell’internato” devono essere immediatamente comunicati alla persona offesa. L’intervento è volto a chiarire che nel caso di scarcerazione, disposta nel corso del procedimento di cognizione o disposta in fase esecutiva dal giudice dell’esecuzione (o dal pubblico ministero) o dal magistrato di sorveglianza, alla persona offesa deve essere immediatamente comunicato il relativo provvedimento. 

Sospensione condizionale della pena

Si modifica la disciplina della sospensione condizionale della pena, prevedendo in particolare, che l’ufficio di esecuzione penale esterna e gli enti e le associazioni che organizzano i percorsi speciali di recupero debbano accertare lo svolgimento dei suddetti corsi; nel caso in cui sia accertata anche solo la mancata partecipazione del condannato al percorso di recupero o di uno degli obblighi imposti allo stesso sia data immediata comunicazione dell’inadempimento ai fini della revoca della sospensione condizionale. 

Tutela della vittima e provvisionale

Infine, il provvedimento stabilisce che la vittima o, in caso di morte, gli aventi diritto che, in conseguenza di alcuni gravi reati commessi nell’ambito dei fenomeni della violenza di genere e della violenza domestica (omicidio, violenza sessuale o lesione personale gravissima, deformazione dell'aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso commessi dal coniuge anche separato o divorziato o da persona che è o è stata legata da relazione affettiva alla persona offesa, vengano a trovarsi in stato di bisogno), possono chiedere una provvisionale da imputarsi nella liquidazione definitiva dell’indennizzo. Infine, l’organo di polizia che procede a seguito di denuncia o querela per fatti riconducibili ad alcuni reati commessi in ambito di violenza domestica, qualora dai primi accertamenti emergano concreti e rilevanti elementi di pericolo di reiterazione della condotta, ne dà comunicazione al prefetto che può adottare misure di vigilanza dinamica, da sottoporre a revisione trimestrale, a tutela della persona offesa.
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RATIFICA ED ESECUZIONE DI TRATTATI E ACCORDI INTERNAZIONALI

Ratifica ed esecuzione del Trattato tra la Repubblica italiana e la Repubblica francese per una cooperazione bilaterale rafforzata, fatto a Roma il 26 novembre 2021 (disegno di legge)

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi e del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Luigi Di Maio, ha approvato un disegno di legge di ratifica ed esecuzione del Trattato tra la Repubblica italiana e la Repubblica francese per una cooperazione bilaterale rafforzata, fatto a Roma il 26 novembre 2021.
Il Trattato ha lo scopo di dotare la relazione con la Francia di un quadro istituzionalizzato che ne strutturi e rafforzi contenuti. Ciò attraverso un metodo e una prassi di consultazioni, che valorizzi le sinergie tra le rispettive posizioni e preservi il dialogo anche quando le posizioni di merito restino differenti.
Questa maggiore cooperazione è posta nel quadro di riferimento europeo, più volte ricordato nel testo a partire dal preambolo, nell’ottica di impostare il rapporto bilaterale tra Roma e Parigi come elemento di rafforzamento dell’Unione Europea e della sua capacità di azione internazionale, nonché per la promozione congiunta di priorità comuni ai due Paesi.
Le nuove forme strutturate di consultazioni vedono diversi ambiti particolarmente qualificanti, quali quello in materia di affari esteri (e che prevede un dialogo strutturato a più livelli, incluso tra le rispettive rappresentanze diplomatiche presso Paesi terzi e le principali organizzazioni internazionali); di sicurezza e difesa (con un Consiglio italo-francese di difesa e sicurezza con la partecipazione dei Ministri degli affari esteri e della difesa); di giustizia e affari interni (con un meccanismo di concertazione rafforzata su asilo e migrazioni, forme di concertazioni periodiche in materia di sicurezza e consultazioni regolari tra Ministeri della giustizia); di cooperazione economica e industriale (con un Forum di consultazione con distinti segmenti tra il Ministero dell’economia francese e, rispettivamente, i Ministeri dell’economia e delle finanze e dello sviluppo economico per le parti di rispettiva competenza); di trasporti (con la creazione di un Dialogo strategico trasporti); istruzione, università e ricerca (con un incontro ministeriale biennale aperto ad attori pubblici e privati della ricerca), nonché un Comitato di cooperazione frontaliera, con compiti consultivi e propositivi.
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Inoltre, il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Luigi Di Maio, ha approvato quattro disegni di legge di ratifica ed esecuzione di trattati e accordi internazionali. Di seguito le principali previsioni dei provvedimenti.

  1. Ratifica ed esecuzione dell’Emendamento n. 1 alla Convenzione generale di sicurezza sociale tra la Repubblica italiana ed il Principato di Monaco del 12 febbraio 1982, fatto a Monaco il 10 maggio 2021 (disegno di legge)

L’Emendamento modifica la Convenzione vigente, allo scopo di disciplinare il telelavoro svolto da lavoratori residenti in Italia o nel Principato di Monaco e dipendenti da un datore di lavoro avente la propria sede sociale o il proprio domicilio nel territorio dell’altro Stato.

L’emergenza da COVID-19 ha reso urgente l’approvazione di una ulteriore eccezione, rispetto a quelle già previste dalla Convenzione, del principio della lex loci laboris, in base al quale i lavoratori, cittadini di uno dei due Stati parte e, tuttavia, occupati nel territorio dell’altro Stato, sono sottoposti alla legislazione del Paese del luogo di lavoro. Con l’Emendamento, si prevede l’assoggettamento dei lavoratori subordinati o assimilati, residenti in uno dei due Stati contraenti, che esercitano un’attività in telelavoro o in altra modalità a distanza nello Stato in cui risiedono, per conto esclusivo di un datore di lavoro la cui sede sociale o il cui domicilio sia fissato nel territorio dell’altro Stato, alla legislazione del Paese dove ha sede sociale o domicilio il datore di lavoro da cui dipende, a condizione che almeno un terzo dell’orario di lavoro settimanale continui a svolgersi nei locali del datore di lavoro stesso.

  1. Ratifica ed esecuzione del Protocollo emendativo dell'Accordo di collaborazione radiotelevisiva fra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di San Marino, con Allegato del 5 marzo 2008, fatto a Roma il 27 settembre 2021 (disegno di legge)

Il Protocollo in esame apporta una serie di emendamenti all’Accordo in materia radiotelevisiva tra Italia e San Marino, fatto Roma il 5 marzo 2008 ed entrato in vigore il 7 dicembre 2015, con l’obiettivo di ridefinire l’assetto delle frequenze radio-televisive, per consentire la realizzazione del 5G in Italia. In tale contesto, il canale 51, il cui uso su parte del territorio italiano è stato riconosciuto alla Repubblica di San Marino, dovrà essere improrogabilmente spento da quest’ultima entro l’ultimo trimestre 2021, per consentire allo Stato italiano di dedicare le relative frequenze al nuovo sistema 5G nel rispetto delle scadenze previste.

Nell’ambito delle relazioni amichevoli fra i due Stati e nel comune interesse a proseguire la cooperazione in ambito radiotelevisivo, il Protocollo emendativo impegna l’Italia a facilitare la conclusione di un accordo tra San Marino RTV e un operatore nazionale italiano al fine di assicurare il trasporto di un programma di San Marino RTV su una rete che fornisca la copertura di ambito nazionale nel territorio italiano.

Il Protocollo emendativo prevede inoltre che San Marino non porrà in esercizio i canali 7, 26 e 30 DVB nonché 12B e 12C DAB.

  1. Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra la Repubblica italiana e il Canada in materia di mobilità giovanile, fatto a Roma e a Ottawa l’11 dicembre 2020, a Roma il 20 gennaio 2021 e a Toronto il 3 febbraio 2021 (disegno di legge)

L’Accordo riveste notevole importanza nel quadro dell’ulteriore rafforzamento delle opportunità di formazione professionale per i giovani che si affacciano al mondo del lavoro. Sostituirà il vigente “Memorandum d’Intesa” del 2006, estendendo per la parte italiana il permesso di lavoro a 12 mesi e inserendo due nuove categorie di partecipanti: Young Professionals, dedicato a coloro i quali, già in possesso di un titolo di studio post-secondario (equivalente a una nostra laurea triennale), intendano acquisire una esperienza lavorativa professionale nel Paese ospite; International Co-op rivolto a studenti che, al fine di completare il proprio corso di studi post-secondario, intendano effettuare un tirocinio curricolare su materie correlate al proprio percorso di studio presso un’azienda operante nel Paese ospite.

  1. Ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra la Repubblica italiana e la Confederazione svizzera relativo all’imposizione dei lavoratori frontalieri, con Protocollo aggiuntivo e Scambio di lettere, fatto a Roma il 23 dicembre 2020, e del Protocollo che modifica la Convenzione tra la Repubblica italiana e la Confederazione svizzera per evitare le doppie imposizioni e per regolare talune altre questioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio, con Protocollo aggiuntivo, conclusa a Roma il 9 marzo 1976, così come modificata dal Protocollo del 28 aprile 1978 e dal Protocollo del 23 febbraio 2015, fatto a Roma il 23 dicembre 2020, con scambio di lettere (disegno di legge)

L’Accordo definisce il quadro giuridico volto a eliminare le doppie imposizioni sui salari, gli stipendi e le altre remunerazioni analoghe ricevuti dai lavoratori frontalieri, con la previsione del principio di reciprocità, a differenza del precedente accordo del 1974, che regola unicamente il trattamento dei lavoratori frontalieri italiani che lavorano in Svizzera.

Quanto al metodo di imposizione, l’Accordo stabilisce il metodo della tassazione concorrente, che attribuisce i diritti di imposizione sia allo Stato di residenza del lavoratore frontaliero sia allo Stato della fonte del reddito da lavoro dipendente. In particolare, i salari sono imponibili nel Paese di svolgimento dell’attività lavorativa, ma entro il limite dell’80% di quanto dovuto nello stesso Paese in base alla normativa sulle imposte sui redditi delle persone fisiche (incluse le imposte locali). Lo Stato di residenza applica poi le proprie imposte sui redditi ed elimina la doppia imposizione relativamente alle imposte prelevate nell’altro Stato.

Il testo fornisce una definizione di aree di frontiera, nonché una definizione di lavoratori frontalieri e prevede alcune disposizioni transitorie relative agli attuali lavoratori frontalieri residenti in Italia che lavorano in Svizzera, ai quali si applica il regime di tassazione esclusiva in Svizzera.
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DELIBERAZIONI DI PROTEZIONE CIVILE

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi, ha deliberato il riutilizzo delle risorse disponibili non programmate e non utilizzate di cui alla delibera del Consiglio dei ministri del 21 febbraio 2019, per le regioni Calabria, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Toscana e Veneto per ulteriori interventi per la riduzione del rischio residuo nelle aree colpite dagli eventi calamitosi, strettamente connessi a tali eventi e finalizzati prioritariamente alla tutela della pubblica e privata incolumità.
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IMPIANTI ENERGIE RINNOVABILI

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani, ha sbloccato la realizzazione di sei impianti nei seguenti parchi eolici:
•    parco eolico Cerignola Veneta Nord (Comune di Cerignola) – potenza 50,4 MW;
•    parco eolico Cerignola Veneta Sud (Comune di Cerignola) – potenza 79,8 MW;
•    impianto eolico Comune di Ascoli Satriano (FG) – potenza 43,2 MW;
•    proroga VIA – eolico nel Comune di Montemilone (PZ) – potenza 60 MW;
•    parco eolico “Banzi la Regina” (PZ) – potenza 33,6 MW;
•    impianto eolico “Lampino” (Comuni di Orta Nova, Stornara -FG) – potenza 79,8 MW.

Inoltre, il Consiglio ha autorizzato la realizzazione di una nuova stazione elettrica a 380/132 kV e di nuove linee a 380 kV ed a 132 kV Sviluppo Rete elettrica nazionale area di Lucca.
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NOMINE

Il Consiglio dei Ministri ha deliberato:

  • su proposta del Presidente Mario Draghi, vista la proposta dell’Avvocato generale dello Stato, la nomina dell’Avvocato dello Stato Leonello Mariani ad Avvocato generale aggiunto;
  • su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Luigi Di Maio, la proroga del collocamento fuori ruolo del Ministro Plenipotenziario Grammenos Mastrojeni, per il proseguimento dell’incarico di Vice Segretario generale per l’energia e l’azione climatica presso l’Unione per il Mediterraneo (UPM), con sede in Barcellona;
  • su proposta del Ministro della difesa Lorenzo Guerini, la nomina dell’ammiraglio di squadra del ruolo normale del Corpo di stato maggiore della Marina militare in servizio permanente Aurelio De Carolis a Comandante del Comando in capo della squadra navale.

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LEGGI REGIONALI

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini, ha esaminato 10 leggi delle Regioni e delle Province Autonome e ha deliberato di non impugnare: la legge della Regione Siciliana n. 26 del 30/09/2021 “Approvazione del rendiconto generale della Regione per l’esercizio finanziario 2019 e del rendiconto consolidato dell’esercizio 2019 di cui al comma 8 dell’articolo 11 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118”; la legge della Regione Puglia n. 35 del 06/10/2021 “Disposizioni per la promozione della parità retributiva tra i generi, il sostegno dell’occupazione e dell’imprenditoria femminile”; la legge della Provincia autonoma di Bolzano n. 10 del 12/10/2021 “Debito fuori bilancio”; la legge della Provincia autonoma di Trento n. 20 del 12/10/2021 “Disposizioni in materia di inserimento lavorativo delle persone con disturbi dello spettro autistico”; la legge della Regione Emilia Romagna n. 13 del 21/10/2021 “Interventi per la promozione e il sostegno dell’editoria del libro. Modifica delle Leggi Regionali 24 marzo 2000, n. 18 e 26 novembre 2020, n. 7”; la legge della Regione Campania n. 17 del 26/10/2021 “Disposizioni per la promozione della parità retributiva tra i sessi, il sostegno dell’occupazione e dell’imprenditoria femminile di qualità, nonché per la valorizzazione delle competenze delle donne”; la legge della Regione Veneto n. 30 del 25/10/2021 “Promozione delle minoranze linguistiche presenti nella Regione del Veneto”; la legge della Regione Lazio n. 15 del 26/10/2021 “Disposizioni in materia di riduzione delle spese dei gruppi consiliari. Modifiche alla legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 concernente disposizioni sul sistema organizzativo regionale e alla legge regionale 28 giugno 2013, n. 4 concernente misure per la riduzione dei costi della politica e successive modifiche”; la legge della Regione Basilicata n. 47 del 29/10/2021 “Bilancio di previsione finanziario per il triennio 2021-2023 dell’Agenzia Regionale per il Lavoro e l’Apprendimento Basilicata (ARLAB); la legge della Regione Campania n. 26 del 03/11/2021 “Modifiche alla legge regionale 20 luglio 2021, n. 7 (Istituzione e disciplina del Registro regionale dei Comuni con prodotti De. Co.)”.
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Il Consiglio dei Ministri, sospeso alle ore 14.20, è ripreso alle 14.50 ed è terminato alle 14.55.

l’Unione Europea e la sua autonomia strategica e il suo ruolo per rafforzare il multilateralismo.

Sono stati questi gli argomento trattati dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso di un incontro con alcuni capi di stato europei del gruppo Arraiolos.

Ho realmente apprezzato, ha detto Matarella, lo scambio di idee che abbiamo avuto, uno scambio di idee che ha consentito a ciascuno di noi di verificare sensibilità e punti di vista rispettivi. Tutto è avvenuto nel consueto stile del gruppo di Arraiolos: l’ascolto reciproco e il dialogo sempre amichevole e costruttivo per far maturare opinioni e soluzioni convergenti e condivise.

Ci troviamo a un punto di svolta molto importante per l’Unione europea, un punto nel quale, a mio avviso, senza remore e senza temi intoccabili, dobbiamo prima di tutto impegnarci per completare tanti cantieri aperti nella nostra integrazione.

La nuova fase ha bisogno di basi molto solide: lo dobbiamo alle nuove generazioni di europei.

Come la pandemia ci ha dimostrato, nella drammatica tristezza del suo sopravvenire, le sfide di questi anni ci chiamano ad alzare il nostro livello di ambizione. Il Next Generation è il nostro orizzonte, la nostra strategia per il futuro. E il percorso per realizzarlo è l’autonomia strategica dell’Unione.

Sul fronte della politica estera di difesa, la recente vicenda in Afghanistan sprona e dimostra ulteriormente quanto sia ineludibile compiere un passo avanti per costruire una credibilità maggiore dell’Unione in termini di sicurezza; una credibilità ovviamente complementare con la Nato e tesa al rafforzamento della cornice del reciproco sostegno e rispetto tra gli Stati.

Il nostro impegno deve essere, allora, ha concluso Mattarella, colmare questo divario tra le attese e la risposta che l’Unione europea è capace di dare per costruire un futuro nel quale l’Unione sia protagonista e possa parlare autorevolmente, con un’identità precisa.

Il Consiglio dei Ministri si è riunito giovedì 5 agosto 2021, alle ore 17.10 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Mario Draghi. Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza Roberto Garofoli.

COVID-19

Misure urgenti per l’esercizio in sicurezza delle attività scolastiche, in materia di università e dei trasporti (decreto-legge)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi, del Ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi, del Ministro dell’università e della ricerca Maria Cristina Messa, del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini e del Ministro della salute Roberto Speranza, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per l’esercizio in sicurezza delle attività scolastiche, in materia di università e dei trasporti a partire dal 1° settembre 2021.

Scuola e Università

Nell’anno scolastico 2021-2022, l’attività scolastica e didattica della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della secondaria di primo e secondo grado e universitaria sarà svolta in presenza. La misura è derogabile esclusivamente in singole istituzioni scolastiche o in quelle presenti in specifiche aree territoriali e con provvedimenti dei Presidenti delle Regioni, delle province autonome di Trento e Bolzano e dei sindaci, adottabili nelle zone arancioni e rosse e in circostanze di eccezionale e straordinaria necessità dovuta all’insorgenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus SARS-CoV-2 o di sue varianti.

In linea con l’avviso del Comitato tecnico-scientifico, in tutte le istituzioni del sistema nazionale di istruzione sono adottate alcune misure di sicurezza minime:

  • è fatto obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie, fatta eccezione per i bambini di età inferiore ai sei anni, per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, per i soggetti impegnati nelle attività sportive. Le linee guida possono derogare all’obbligo di mascherina se alle attività partecipano solo studenti vaccinati o guariti;
  • è vietato accedere o permanere nei locali scolastici ai soggetti con sintomatologia respiratoria o temperatura corporea oltre i 37,5°.

Tutto il personale scolastico e universitario e gli studenti universitari (che potranno essere sottoposti a controlli a campione) devono possedere il green pass. Il mancato rispetto del requisito è considerato assenza ingiustificata e a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso.

Si prevede inoltre una maggiore tutela legale per il personale scolastico e universitario a condizione che rispetti le norme del decreto e le misure stabilite dalle linee guida e dai protocolli.

Le Università possono derogare alle misure solo per le attività a cui partecipino solo studenti vaccinati o guariti.

Il Commissario straordinario organizzerà e realizzerà un piano di screening della popolazione scolastica.

Trasporti

Sempre a decorrere dal primo settembre prossimo, si introducono nuove norme per l’accesso e l’utilizzo ai mezzi di trasporto. In questo caso il criterio guida è la distinzione tra trasporti di medio-lunga percorrenza e trasporto pubblico a breve percorrenza, ad eccezione degli aerei per i quali non si prevede alcuna differenziazione.

In base a questa suddivisione sarà consentito esclusivamente ai soggetti muniti di Green Pass l’accesso e l’utilizzo dei seguenti mezzi di trasporto:

  1. aeromobili adibiti a servizi commerciali di trasporto di persone;
  2. navi e traghetti adibiti a servizi di trasporto interregionale, ad esclusione di quelli impiegati per i collegamenti marittimi nello Stretto di Messina;
  3. treni impiegati nei servizi di trasporto ferroviario passeggeri di tipo Inter City, Inter City Notte e Alta Velocità;
  4. autobus adibiti a servizi di trasporto di persone, ad offerta indifferenziata, effettuati su strada in modo continuativo o periodico su un percorso che collega più di due regioni ed aventi itinerari, orari, frequenze e prezzi prestabiliti;
  5. autobus adibiti a servizi di noleggio con conducente, ad esclusione di quelli impiegati nei servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale e regionale.

L’utilizzo degli altri mezzi di trasporto può avvenire anche senza green pass, fatta salva l’osservanza delle misure anti contagio.

L’obbligo di green pass non si applica ai soggetti esclusi per età dalla campagna vaccinale e alle persone che, per motivi di salute e in base alle indicazioni del CTS, non possono vaccinarsi.

Eventi sportivi

Per questa categoria, per gli eventi all’aperto, è possibile prevedere modalità di assegnazione dei posti alternative al distanziamento interpersonale di almeno un metro; per gli eventi al chiuso, il limite di capienza già previsto è innalzato al 35%.

San Marino

Per i soggetti residenti nella Repubblica di San Marino, già sottoposti a un ciclo vaccinale, non si applicano le disposizioni relative al Green Pass fino al 15 ottobre. Per questa categoria sarà adottata una circolare che disciplinerà un nuovo percorso vaccinale compatibile in coerenza con le indicazioni dell’Agenzia Europea per i medicinali.

Altre norme

Infine il decreto prevede la proroga del contingente impegnato nelle operazioni Strade Sicure impegnato in compiti di contenimento di diffusione del virus; sospensione dei termini dei procedimenti amministrativi e degli effetti degli atti amministrativi pendenti dal primo agosto al 15 settembre 2021 gestiti dalla Regione Lazio in seguito all’attacco subito ai sistemi informatici.

La Giunta Regionale ha approvato il documento tecnico recante le osservazioni regionali relative al progetto preliminare del Deposito Nazionale e del Parco Tecnologico dei rifiuti radioattivi, ai sensi dell’art. 27 del d.lgs. n. 31/2010 e smi.

L’avviso per la consultazione pubblica sulla localizzazione del deposito nazionale, già pubblicato il 5 gennaio 2021, prevedeva che nei sessanta giorni successivi alla pubblicazione (prolungati con il Decreto “Milleproroghe” a 180 giorni), le Regioni, gli Enti Locali, nonché i soggetti portatori di interessi qualificati, potessero formulare osservazioni e proposte tecniche.

Lo scorso 18 gennaio la Giunta Regionale con propria delibera ha istituito un Tavolo di Coordinamento Regionale presieduto dal Presidente della Regione Puglia, dall’Assessora all’Ambiente, al Territorio e Urbanistica, dai Sindaci dei Comuni di Gravina in Puglia, Altamura, Laterza e dagli ulteriori Comuni che intendessero aderire, per definire una strategia comune, fornire il supporto tecnico ai Comuni interessati e coordinare le proprie attività con quelle della Regione Basilicata, interessata dalla proposta di CNAPI.

“Abbiamo ribadito in questi mesi - hanno dichiarato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e l’Assessore all’Ambiente Anna Grazia Maraschio - che ci opporremo con tutte le nostre forze alla scelta di individuare l’Alta Murgia come possibile sito per lo smaltimento di rifiuti nucleari. Ribadiamo il nostro NO e siamo pronti a mettere in campo qualunque azione, politica e legale, a tutela della salute dei cittadini e della bellezza e biodiversità di un Parco Nazionale, che rappresenta uno dei luoghi più singolari del Mediterraneo”.

“Su indicazione della Giunta - ha continuato la Maraschio – sono stati raccolti in un unico documento i contributi specialistici inerenti alle varie questioni individuate. Queste osservazioni tecniche rappresentano le motivazioni scientifiche sulla scorta delle quali è emerso che la verifica dei criteri di esclusione e dei criteri di approfondimento utilizzati da SOGIN per dichiarare idonei i cinque siti individuati nel nostro territorio regionale non ha tenuto conto degli studi di ricerca più? recenti. Dalla ricognizione scientifica svolta, è emerso che tutti i criteri di esclusione ed i criteri di approfondimento per i cinque siti ricadenti nel territorio regionale risultano “non verificati””.

“Abbiamo definito in un percorso condiviso – ha ribadito l’Assessora - insieme alle comunità interessate, alle strutture tecniche dell’Amministrazione Regionale, alle Agenzie regionali, all’Aqp, alle Università e agli Ordini professionali tutti i rilievi finalizzati a far desistere il Governo da ogni possibilità di allocare sul territorio regionale il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi. “Il documento che oggi la Giunta ha condiviso ed approvato è dunque il risultato di un importante e corposo lavoro svolto nei tempi stabiliti e in modo efficace da parte del Tavolo Tecnico che ringrazio per l’importante contributo. Un lavoro che ha dimostrato scientificamente e sulla base di dati, analisi e recenti studi, la inadeguatezza delle valutazioni di SOGIN, spesso non riferibili all’attuale conoscenza scientifica delle caratteristiche idrogeomorfologiche e sismiche dei siti individuati. Gli approfondimenti svolti sono i risultati di tanti anni di lavoro, di ricerca, di analisi, di conoscenza del nostro territorio che, messi a sistema, hanno permesso alla Regione di contribuire e supportare i Comuni interessati dall’ipotesi di deposito ad esprimere in maniera tecnica e scientifica la propria contrarietà. Mi preme sottolineare che a questo lavoro non è mancata la presenza e il supporto di numerosi Comuni pugliesi che, seppur non interessati direttamente dal Deposito, hanno espresso con atti consiliari la propria posizione di contrarietà a detto intervento”.

In conclusione “Riteniamo che l’insediamento del Depositi e del Parco Tecnologico inficerebbe irrimediabilmente la vocazione di questo angolo straordinario della Puglia, di un turismo sostenibile, figlio di un lento, faticoso e incisivo impegno della Regione Puglia, degli enti e delle comunità locali”.

Dopo la pubblicazione sulla Rete Rurale Nazionale della Tabella Agea che riporta i dati provvisori relativi all’avanzamento della spesa (pubblica e quota Feasr) programmata ed effettivamente sostenuta dalle Regioni e dalle Province autonome al 31 dicembre 2020, si sono levati numerosi malumori e motivate proteste.

Dalla Tabella pubblicata emerge infatti che la Puglia è l’unica, fra le Regioni e Province autonome italiane, a non aver raggiunto il target di spesa previsto al 31/12/2020. Il disimpegno è pari ad euro 95.632.500,24 di quota FEASR, corrispondente ad una spesa pubblica di euro 158.070.248,33.

La Regione Puglia, si apprende, chiederà una deroga alla Commissione Europea per il secondo anno consecutivo, perché già l'anno scorso non aveva speso tutte le risorse, ben 82 milioni di risorse FEASR pari a 142 milioni complessivi di risorse pubbliche, sottolineando che la Regione Puglia sta avviando la procedura con Bruxelles per scongiurare il disimpegno automatico e restituire le risorse, decisione sulla quale la Commissione Ue dovrà compiere proprie valutazioni di merito, godendo di evidenti margini di discrezionalità.

 

Ma in questa circostanza, secondo il presidente di Coldiretti Puglia Savino Muraglia, necessita un pressing serrato dei deputati pugliesi bipartisan al Parlamento Europeo per non perdere fondi europei preziosi per lo sviluppo rurale che la Puglia rischia di restituire all’UE, a causa delle difficoltà nell’utilizzarli e farli arrivare alle aziende agricole strette in questo momento nella morsa della crisi causata dall’emergenza Covid-19.

 

“La Puglia è l’unica Regione d’Italia a non aver speso tutte le risorse del PSR a disposizione entro il 31 dicembre 2020. Restituire anche un solo euro a Bruxelles sarebbe in questo momento inaccettabile, considerato lo scenario di crisi aggravato dall’emergenza Covid, un inequivocabile segnale di inadeguatezza e un danno per i nostri agricoltori, che legittimamente aspirano con queste risorse ad investire e a lavorare in agricoltura”, afferma Muraglia.

 

Ad oggi risultano erogati solo 636 milioni di euro rispetto al complessivo di 1,6 miliardi di euro, con la burocrazia e gli errori di programmazione che hanno rubato tempo e risorse al lavoro e agli investimenti delle aziende agricole e ha impedito con le inefficienze l’avvio di nuove attività e l’ingresso dell’80% dei giovani nell’attività di impresa.

La Puglia ha speso solo il 41,7% delle risorse del Psr con un livello di spesa di molto inferiore alla media nazionale che si attesta su oltre il 50% e del 62% della spesa a livello comunitario.

E’ mancata finora una strategia chiara per uscire dal pantano dei ricorsi e risolvere le criticità di attuazione – insiste Coldiretti Puglia - con la beffa subita dagli imprenditori agricoli che non hanno potuto investire ed il fallimento sul fronte dello storico ritorno alla terra che ha portato a finanziare solo il 20% delle domande presentate dai giovani under 40.

E’ significativo, e paradossale nello stesso tempo, il fatto che nel PSR 2014-2020 la Regione Puglia è tra le regioni italiane che dispone di maggiori risorse ed è l’ultima nella spesa delle stesse risorse.

120 milioni per il sostegno al reddito delle imprese agricole colpite dalla diffusione della xylella. Sono quelli del Decreto firmato dalla Ministra Teresa Bellanova e condiviso con la Regione Puglia che sarà il soggetto attuatore.Dopo l’avvio della misura (35 milioni) a regia nazionale destinata ai frantoi e gestita da Agea, si avvia dunque tutta la procedura per gli interventi compensativi a favore  degli agricoltori. Le risorse sono infatti finalizzate a ristorare costi e sui danni che saranno riconosciuti, secondo le procedure contemplate nel Decreto e gestite dalla Regione Puglia che dovrà predisporre la proposta di declaratoria da inviare al Ministero delle Politiche Agricole.

“Con il Decreto diamo il via libera ad un altro pezzo importante, direi fondamentale, del Piano di rigenerazione olivicola della Puglia, intervenendo a favore di tutte quelle imprese che hanno subito danni rilevanti dal diffondersi del batterio. Mi auguro naturalmente che la Regione Puglia voglia procedere quanto prima all’attuazione del Decreto, perché gli agricoltori, dopo anni e anni di difficoltà, possano ricevere i contributi dovuti fino a un massimo di tre anni, e in questo modo essere sostenuti anche nella pianificazione di investimenti che guardino al futuro delle attività d’impresa e dell’olivicoltura salentina”, dice la Ministra Teresa Bellanova.

Al via i numerosi interventi previsti dal Programma SU.PR.EME. Italia, nell'ambito dei fondi AMIF – Emergency Funds (AP2019) che la Commissione Europea – DG Migration and Home Affairs ha messo a disposizione di un ampio partenariato guidato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione Generale Immigrazione (Lead partner) coadiuvato dalla Regione Puglia (Lead assistant) insieme alle Regioni Basilicata, Calabria, Campania e Sicilia e l'Ispettorato Nazionale del Lavoro, l‘Organizzazione Internazionale per le Migrazioni e Nova consorzio nazionale.

E, anche in relazione alla accresciuta emergenza legata al COVID-19, è la Regione Puglia a fare da apripista.

Si sono aperte nei giorni scorsi le porte della nuova Foresteria allestita presso l'Azienda agricola della Regione Puglia in località Fortore, dando ospitalità a oltre 260 cittadini provenienti da Paesi terzi impegnati nel lavoro agricolo stagionale nell'area del foggiano, i quali hanno provveduto autonomamente anche allo smontaggio delle tende nelle quali risiedevano precedentemente all'intervento. Si crea così una condizione di sicurezza sanitaria rispetto all'emergenza coronavirus.

Quello del miglioramento delle condizioni abitative è uno dei diversi interventi avviati, a partire dalla Regione Puglia: si sta provvedendo all'approvvigionamento idrico presso tutti gli insediamenti presenti nel territorio della Capitanata (attraverso interventi di AQP – Acquedotto Pugliese), allo smaltimento dei rifiuti insistenti nelle stesse aree (attraverso AGER – Agenzia territoriale della Regione Puglia per il servizio di gestione dei rifiuti), alla fornitura di energia elettrica, di effetti letterecci e di pasti, nonché alla gestione operativa e funzionale della struttura di accoglienza prevista presso località Fortore.

Anche sotto il profilo della salute, il risultato deriva da uno sforzo congiunto tra istituzioni e di utilizzo versatile e precoce di diversi strumenti finanziari: dalla prossima settimana e per un periodo iniziale – prorogabile a necessità – otto insediamenti che ospitano lavoratori migranti avranno un presidio di supporto clinico e socio-sanitario stabile in provincia di Foggia.

I soggetti che hanno cooperato all'operazione sono la sezione Politiche Migratorie della Regione Puglia, AReSS Puglia, la ASL Foggia, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, la Prefettura di Foggia e gli enti del Terzo Settore.

Gli interventi sanitari previsti sono azioni integrate di assistenza, trattamento, tutela e prevenzione in favore di cittadini di paesi terzi (a oggi circa 2500 presenze) in condizione di vulnerabilità, che trovano impiego nel lavoro intensivo nei campi e che, a causa delle loro condizioni di "soggiorno", sono particolarmente esposti ai rischi legati al Covid-19.

Gli otto siti di insediamento dei migranti della Capitanata - ricompresi nelle municipalità di Manfredonia, Rignano Garganico, San Severo, Cerignola, Foggia, Lucera, Poggio Imperiale, Orta Nova, San Marco in Lamis, - sono distribuiti su un'area geografica di 60 km di ampiezza nelle località di: Borgo Mezzanone, Gran Ghetto, Borgo Tre Titoli, Fabbrica ex Daunialat, Palmori, Poggio Imperiale, Borgo Cicerone, Contrada San Matteo.

Sotto il coordinamento strategico di AReSS Puglia e con l'intervento sul campo della ASL Foggia, coadiuvata da tre organizzazioni del terzo settore – InterSOS, CUAMM e SoliDaunia – si realizzeranno specifici interventi articolati su:

  • campagna di screening periodico a tappeto, allo scopo di individuare precocemente gli eventuali casi sospetti di infezione da Covid19 attraverso una valutazione delle condizioni cliniche e proposizione di isolamento in quarantena o (nei casi più gravi) ricovero;
  • supporto delle attività di triage che MMG/PLS/Continuità assistenziale/SCAP e Dipartimenti di Prevenzione stanno svolgendo, anche fornendo supporto attraverso mediatori;
  • azioni di alfabetizzazione sociale e sanitaria rivolta alla popolazione target per veicolare informazioni di base sulle attività di tutela e promozione della salute, sulle misure di prevenzione da adottare nella attuale situazione epidemica, sulla organizzazione del sistema sanitario regionale.

"Il Governo è impegnato al massimo per affrontare l'emergenza Covid -19. In un complesso di situazioni da monitorare non tralasciamo i lavoratori impegnati nel settore agricolo" - spiega il sottosegretario al Lavoro, Steni Di Piazza. "Il Lavoro fatto con il Tavolo sul Caporalato non si ferma e queste sono le azioni concrete che derivano dall'impegno degli ultimi mesi per favorire percorsi di integrazione del lavoro agricolo."

"La Puglia è una famiglia grande ed è casa di tutti non solo in tempi tranquilli ma anche e soprattutto in emergenze come queste – dice Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia – aggiungere le restrizioni governative a situazioni allocative non ottimali come quelle di questi otto insediamenti comporta un aggravio di disagio e una minore agilità di tutela sanitaria. Proprio per questo abbiamo voluto intensificare le attività di supporto sociale e sanitario".

"La pandemia sta colpendo con più durezza i cittadini con limitata inclusione sociale, fisicamente più fragili e con ridotto accesso ai servizi sanitari – dice Giovanni Gorgoni, Direttore Generale di AReSS Puglia – il nostro timore è che possa avere impatto ancora più pesante proprio nelle comunità dei migranti; il nostro intervento è volto a mappare le condizioni di salute degli ospiti e far arrivare quei messaggi che la comunicazione di crisi ufficiale non è riuscita far passare".

"INTERSOS è a Foggia da due anni per dare risposte ai grandi bisogni della zona, lavorando al fianco delle istituzioni locali. Nella fase di emergenza in cui ci troviamo, la firma di questa convenzione con la AReSS Puglia rappresenta un passo fondamentale per scongiurare il diffondersi dell'epidemia negli insediamenti informali - commenta Cesare Fermi, Direttore Programma Italia INTERSOS - la battaglia tuttavia va avanti - sottolinea Fermi - il nostro obiettivo è dare risposte definitive a chi vive qui".

SU.PR.EME. Italia rientra tra le prime azioni concrete del Piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato recentemente approvato in seno allo specifico Tavolo Caporalato promosso dalla Direzione Generale Immigrazione del Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale.

E 'stasto pubblicato il volume su "La nuova Normativa Vitivinicola" tracciabilità semplificazione autocontrollo dopo il Testo unico del vino di S. Sequino, L. Bonifazi e M. Apollonio.

Il volume offre lo stato dell’arte della legislazione vitivinicola e può essere utile anche a coloro che intendono aggiornare le proprie conoscenze o formarsi professionalmente per stare al passo con i tempi.

Oltre 500 pagine di facile lettura e ricche di casi pratici, nelle quali sono argomentate le più recenti norme del settore vitivinicolo, ponendo in risalto i punti di cambiamento che, dal vigneto alla bottiglia, sono stati introdotti a livello europeo e nazionale.

Si tratta di un contesto, ancora mutevole, che vede al centro del sistema normativo la legge 12 dicembre 2016, n. 238, il cd. Testo unico del vino, punto di partenza e non di arrivo di questa riforma disciplinare: sono tanti infatti i decreti attuativi che negli ultimi mesi hanno approfondito, sotto il profilo tecnico-operativo, singole tematiche e spazi di lavoro. Altre norme hanno inoltre modificato il tessuto normativo, a partire dai processi di dematerializzazione fino alla attesa disciplina dell'enoturismo.

Un testo completo che, accanto alle regole e alle disposizioni cogenti, concede uno spazio agli standard volontari, strumenti di miglioramento delle performance aziendali, di autocontrollo e di maggiore consapevolezza dei sistemi e dei processi d’impresa.

In Appendice, la stesura completa del Testo Unico, il quadro delle disposizioni sanzionatorie rispetto alle possibili violazioni e un quadro di alcune etichette-tipo relative ai principali casi pratici che più frequentemente possono verificarsi nell’etichettatura e nella presentazione dei prodotti vitivinicoli.

 

L’Indice

Il contesto normativo comunitario e nazionale - L’evoluzione della disciplina nazionale fino al Testo unico del vino - I protagonisti del sistema vitivinicolo - Il sistema di tracciabilità lungo la filiera vitivinicola - L’impatto del Testo unico sulla gestione colturale e sui processi di produzione - La classificazione merceologica dei prodotti vitivinicoli - La classificazione territoriale: i vini DOP, IGP e varietali - I processi di cantina - Le pratiche ed i trattamenti enologici - L’etichettatura e la presentazione dei prodotti vitivinicoli - Le verifiche di conformità ed il piano dei controlli - L’esame chimico-fisico ed organolettico dei vini DOP e IGP - I vini biologici - Il ruolo dei consorzi di tutela - Gli schemi di certificazione volontaria - Il ruolo degli organi di controllo ed il valore dell’autocontrollo.

 

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