Per tutelare il patrimonio della gelsibachicoltura La Via della Seta: verso una filiera 100% italiana, innovativa e sostenibile

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Con una performance economica in continua crescita, testimoniata dal + 29,5% di export del settore serico italiano nel I semestre 2022 rispetto allo stesso periodo 2021, in linea con il trend pre-pandemia (dati forniti dall’Ufficio Seta Italia), l’industria della seta italiana, si conferma un’eccellenza del Made in Italy, sebbene utilizzi come materiale di partenza fibra e tessuti importati dall’estero.

Proprio per contribuire a risolvere, almeno parzialmente, questa contraddizione, e reintrodurre la gelsibachicoltura, un’attività dalla grande tradizione quasi scomparsa dal territorio italiano, è stato sviluppato il progetto SERINNOVATION. A cinque anni dalla fondazione del Gruppo Operativo, che è stato coordinato scientificamente dal CREA con il suo centro di Agricoltura e Ambiente, sono stati presentati i risultati di progetto.

“Innovazione e sostenibilità, versatilità ed economia circolare, senza dimenticare  una importante  integrazione al reddito degli agricoltori. Ecco le caratteristiche della nuova filiera della seta Italiana che CREA e tante aziende stanno avviando, per ora in Veneto, ma presto replicabile anche nel resto del Paese. Seguiremo con attenzione sotto il profilo istituzionale questo progetto ambizioso, che può favorire il rilancio di tanti nostri territori agricoli e la voglia di fare delle nostre imprese”. Così Luca De Carlo, Presidente della IX Commissione permanente del Senato, in occasione del convegno conclusivo del progetto “Serinnovation”.

La sfida principale è consistita nella ricostituzione di una filiera, in cui alcuni passaggi tecnologici erano andati perduti, a dispetto della grande eredità culturale e del passato plurisecolare. 

Sono state, in particolare, affrontate quelle criticità (basso valore di mercato del bozzolo e alti costi di produzione), che ne hanno determinato la scomparsa,  valorizzando il patrimonio di risorse genetiche vegetali e la tradizione agricola e paesaggistica ad essa collegata, all’insegna però dell’innovazione, della sostenibilità, della competitività, della creatività delle industrie coinvolte e della tracciabilità, per una filiera della seta 100% italiana.

Le attività condotte fin qui hanno consentito di mettere a punto una completa serie di processi agroindustriali della seta italiana, dalla produzione delle uova fino a quella del  bozzolo certificato.

Un nuovo modello produttivo, quindi, che includa anche un processo di tracciabilità e che sia sostenibile per l’ambiente, all’insegna dell’ economia circolare e replicabile.