Un libro elettronico su prodotti della terra semplici ma fantastici

Territorio
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Nell'immaginario collettivo i nomi di alcuni Comuni del nostro Paese  

sono strettamente legati ai prodotti della terra. Con riferimento alla  

Puglia, soprattutto gli operatori del settore, al Sud come al Nord,  

conoscono e ricordano i carciofi e l'uva di Mola, le patate di  

Polignano, i meloni di Brindisi, la cipolla di Acquaviva, per fare  

solo alcuni esempi. Ma mentre fino ad alcuni decenni fa alla località  

era strettamente legata una o più risorse genetiche vegetali, oggi non  

è sempre così. Infatti, sui mercati ortofrutticoli l'indicazione del  

comune di provenienza di un prodotto non fa riferimento  

necessariamente ad una specifica varietà coltivata. In alcuni casi è  

anche possibile avere il riconoscimento di un marchio di tipicità per  

genotipi non autoctoni e per varietà ibride.

Per garantire la produzione e la diffusione di un cibo buono, genuino  

e giusto, per promuovere la tutela dell’ambiente, la valorizzazione  

del territorio, la diffusione delle pratiche di buona agricoltura e di  

buona alimentazione, per rinvigorire la difesa e la tutela delle  

tradizioni e della cultura locale, nel tentativo di promuovere una  

comunità del cibo, con Massimiliano Renna ho raccolto in un libro  

elettronico notizie, curiosità e ricette su una cinquantina di  

prodotti agroalimentari tradizionali dei comuni di Polignano,  

Monopoli, Mola e Conversano. In alcuni casi si tratta di risorse  

genetiche iscritte all’Anagrafe nazionale della biodiversità di  

interesse agricolo e alimentare (Carciofo Locale di Mola, Carota di  

Polignano, Cavolfiore Cima di Cola, Cavolo riccio e Occhiopinto), in  

altri casi di varietà locali (Cetriolo Mezzo lungo di Polignano,  

Pomodoro di Mola, Pomodoro Regina, Carosello, ecc.), senza tralasciare  

i prodotti della gastronomia, che in questa area del Mezzogiorno che  

si affaccia sul mare "sono fatti di semplicità e fantasia" (teglia di  

patate, riso e cozze, orecchiette con le cime di rapa, carciofi  

fritti, ripieni o al gratin, parmigiana di melanzane, zucchine alla  

poverella, fave e cicorie, per fare solo pochi esempi), e le tante  

specialità realizzate con le piante spontanee (lambascioni, orobanche,  

grespini, asparagi, borragine, ecc.).

Il libro può essere scaricato liberamente dal sito del progetto “La  

compagnia del carosello: agrobiodiversità e comunità del cibo”  

(https://lacompagniadelcarosello.it/e-book/).