Asili nido: il Governo per azzerare rette per la frequenza

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Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha spiegato in Parlamento che il Governo, "quale prima misura di intervento a favore delle famiglie con redditi bassi e medi, si adopererà, con le Regioni, per azzerare totalmente le rette per la frequenza di asili-nido e micro-nidi a partire dall'anno scolastico 2020-2021 e per ampliare, contestualmente, l'offerta dei posti disponibili, soprattutto nel Mezzogiorno.

E' una delle varie misure che introdurremo anche al fine di sostenere la natalità e contrastare cosi' il declino demografico”.

Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, commenta: "Il premier Conte vuole realizzare tanti nuovi asili nido? Siamo disponibili ad offrirgli una consulenza gratuita. Nel segno dell'Autonomia, quella vera", e aggiunge: "Asili nido, politiche sociali e sociosanitarie: il modo di agire e gli standard qualitativi della Lombardia,sono senza dubbio fra i migliori del Paese”.

Mentre Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, si sofferma sul fatto che “solo in poche regioni, Valle d'Aosta, Trento, Emilia, Toscana, Umbria, si raggiungono i 33 posti disponibili per 100 bambini, come vuole l'Europa. Ma il problema delle rette è serio dovunque. Soprattutto, il nido non deve essere considerato un parcheggio, ma il primo anello del sistema educativo e scolastico accessibile a tutti, perché i primi anni della vita sono cruciali per impedire che le diseguaglianze pesino per sempre”.

Anche il presidente dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, evidenzia come la regione sia apripista nella qualità dei servizi offerti in questo settore: “L'Emilia-Romagna sta facendo da apripista anche in questo caso, prevedendo già da questo settembre un forte abbattimento delle rette: 1.000 euro a bambino per le famiglie con Isee fino a 26.000 euro”. “E’ la strada giusta – prosegue Bonaccini - ed è estremamente positivo che il nuovo Governo voglia ora estendere a tutto il Paese questo intervento: siamo pronti a collaborare da subito perché il nido diventi un servizio educativo universale e gratuito per tutti i bambini”.