Investimenti: via libera all'osservatorio sulle intese regionali

economia
Typography

Le Regioni hanno espresso l'intesa, nella Conferenza unificata del 21 dicembre, sul decreto del presidente del consiglio dei ministri (che modifica il precedente provvedimento del 21 febbraio 2017) con cui si adotta un regolamento con cui si istituisce un "Osservatorio per il monitoraggio delle intese regionali" che ha l'obiettivo di "favorire il pieno utilizzo degli spazi finanziari per investimenti da parte degli enti territoriali". Tale osservatorio avrà sede ed opererà persso il ministero dell'economia e delle finanze, dipartimento della Ragioneria generale dello Stato.

 

L'intesa è però condizionata al recepimento dei contenuti previsti dalla sentenza della Corte costituzionale n. 257 del 2017 come specificato nel documento che è stato consegnato al governo proprio durante la Conferenza Unificata. Nello stesso testo (che si riporta di seguito integralmente che è stato pubblicato sul portale www.regioni.it sezione "Conferenze") si chiede inoltre di verificare eventuali impatti sulla legge n. 243/2012 da parte della sentenza n. 247/2017 della Corte Costituzionale.

Posizione sul decreto del presidente del consiglio dei ministri recante modifiche al decreto del presidente del consiglio dei ministri 21 febbraio 2017, n.21

Intesa ai sensi dell'articolo 10, comma 5, della legge 24 dicembre 2012 n. 243

Punto 2) O.d.g. Conferenza Unificata

Le Regioni e le Province autonome ritengono che l’articolazione della disciplina e il funzionamento dell’Osservatorio per il monitoraggio delle intese regionali sia di interesse e di vantaggio per favorire il pieno utilizzo degli spazi finanziari per investimenti da parte degli enti territoriali e per fornire ogni spunto atto a perfezionare i meccanismi delle intese sui territori e migliorare i rapporti istituzionali fra gli enti anche sperimentando proposte innovative.

Ritengono opportuno, nel contempo, sottolineare che lo schema di decreto non recepisce la decisione della Corte costituzionale n. 252 del 2017 che ha dichiarato, in particolare, l’illegittimità costituzionale dell’art. 2, comma 1, lettera c), della legge 12 agosto 2016, n. 164 (Modifiche alla legge 24 dicembre 2012, n. 243, in materia di equilibrio dei bilanci delle regioni e degli enti locali), nella parte in cui, nel sostituire l’art. 10, comma 5, della legge 24 dicembre 2012, n. 243 (Disposizioni per l’attuazione del principio del pareggio di bilancio ai sensi dell’articolo 81, sesto comma, della Costituzione), non prevede la parola «tecnica», dopo le parole «criteri e modalità di attuazione» e prima delle parole «del presente articolo», e, nella parte in cui, nel sostituire l’art. 10, comma 5, della legge n. 243 del 2012, prevede «, ivi incluse le modalità attuative del potere sostitutivo dello Stato, in caso di inerzia o ritardo da parte delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano».

Sarebbe opportuno, inoltre, a seguito della sentenza che la lett. a), del comma 23, dell'articolo 2 bis, fosse integrata esplicitando che la sinergia debba attuarsi non solo fra Regioni ed enti locali del territorio ma anche con il Governo:

"a) promuove iniziative per la realizzazione di una stretta sinergia tra Governo, Regioni ed enti locali del proprio territorio finalizzata al rilancio degli investimenti;"

Le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano esprimono l’Intesa condizionata al recepimento dei contenuti previsti dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 252 del 2017. (Regioni.it 3295)