Xylella: chi ha ucciso gli ulivi nel Salento? Un pamphet ne narra le vicende alla gente comune, ai consumator

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Il dramma ambientale, economico e sociale che ha provocato la Xylella fastidiosa, il batterio fitopatogeno che ha distrutto milioni di ulivi nel Salento, è descritto nella “testimonianza” di Roberto De Petro, noto giornalista e divulgatore specializzato in agricoltura, alimentazione e ambiente pubblicato nei giorni scorsi (ed. Contecom – Bari).

Non è un thriller, né un’inchiesta giornalistica ma il racconto di quanto successo dedicato non agli agricoltori ed ai tecnici del settore, ma ai consumatori, alla gente comune, a coloro che ogni giorno scelgono l’olio d’oliva senza immaginare le battaglie, le sofferenze e le responsabilità che si celano dietro e dentro una bottiglia di olio.

Perché ciò che è accaduto in Puglia riguarda tutti: riguarda il rapporto con l’ambiente, le scelte politiche, il futuro dell’agricoltura e la salvaguardia di un patrimonio che non è solo dei pugliesi, ma dell’umanità intera.

“Comprendere la storia della Xylella fastidiosa, sottolinea Roberto De Petro, significa non solo aprire le responsabilità di quanto accaduto ma aprire gli occhi su una crisi che non è stata solo una questione locale, ma globale “perché dietro ogni albero abbattuto c’è una storia, dietro ogni goccia d’olio c’è un sacrificio”.

Questa “testimonianza” è un viaggio tra scienza e politica, tra economia e tradizione, tra dolore e speranza, tra errori e decisioni sbagliate. È un invito a non dimenticare e, soprattutto, a prestare sempre attenzione a quanto la Xylella, con le sue subspecie, possa ancora danneggiare oltre all’ulivo anche la vite e le produzioni le nostre pregiate  produzioni frutticole.