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Approvato e firmato il Decreto interministeriale n. 2484 del 6 marzo 2020, con cui viene data attuazione al "Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia", dopo le osservazioni dell’UE. A darne notizia è Coldiretti Puglia che chiede una stretta per la piena e pronta attuazione del Piano di riparto dei 300 milioni di euro che consentiranno alla più grande fabbrica green del Sud Italia di ricominciare a lavorare e a produrre dopo 6 anni di attesa.

“Dare immediata e piena attuazione al piano con decreti attuativi e bandi ad hoc si tradurrebbe in una boccata d’ossigeno essenziale per le aziende agricole e gli agriturismi che stanno affrontando l’ennesima crisi economica a causa del coronavirus. Il Piano di rigenerazione per l’area infetta del Salento assegna maggiori risorse agli agricoltori con gli interventi compensativi sulle calamità naturali e sulla sottomisura 5.2 del PSR e raddoppia i fondi a disposizione dei frantoi per consentire una adeguata ripartenza e non è ipotizzabile alcun ritardo o rinvio, perché il Salento ha già pagato a caro prezzo gli anni di errori, incertezze e scaricabarile nella gestione della malattia”, dichiara Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Nel Salento gli agricoltori sono senza reddito da 6 anni, si contano milioni di ulivi secchi, i frantoi sono stati svenduti a pezzi in Grecia, Marocco e Tunisia, sono andati persi 5mila posti di lavoro nella filiera dell’olio extravergine di oliva, con un trend che rischia di diventare irreversibile – ricorda Coldiretti Puglia - se non si interviene con strumenti adeguati per affrontare dopo anni di tempo perduto inutilmente il ‘disastro colposo’ nel Salento.

“Abbiamo bisogno di un impegno risoluto per salvare la filiera dell’olio extravergine di oliva, consentendo agli agricoltori di espiantare e reimpiantare sbrurocratizzando le procedure così come previsto dal Decreto Emergenze, sostenendo i frantoi salentini in grave crisi di liquidità e accompagnandoli nel percorso di dismissione parziale o totale degli impianti e nella riconversione eventuale delle attività. Gli agricoltori hanno bisogno di ricostruire il proprio futuro imprenditoriale, anche attraverso la diversificazione colturale, con la immediata spesa delle risorse con una governance pressante a regia Ministeriale”, conclude il presidente Muraglia.